Nasce l’Accademia dell’Opera

È nata a Gorizia l’Accademia GO! Borderless Opera Lab, curata dall’associazione Piccolo Opera Festival con sede nel prestigioso palazzo Strassoldo. Ideatore del progetto, il tenore lirico Gabriele Ribis che ha sottolineato quanto sia importante aver potuto attingere fondi dal bando regionale Borghi per poter portare giovani artisti a Gorizia: “Voglio sottolineare quanto nel passato la città sia stata centro culturale, basti pensare al Settecento e all’Accademia degli Arcadi sonziaci”.
Il direttore ha poi ricordato che nel territorio non c’è un’opera studio e la spinta maggiore per la concretizzazione di questo ambizioso progetto è avvenuta sentendo il parere dei direttori dei teatri lirici di Trieste e Lubiana, che hanno assicurato la loro disponibilità a dare spazio ai giovani professionisti facendoli esibire nei vari cartelloni annuali. Anche per Ingrid Gortan di Zavod la fondamentale importanza di questo progetto sta nell’aver creato una scuola di livello altissimo a Gorizia per giovani professionisti: “L’eredità della Capitale della Cultura è cercare una visione, un’idea che rimanga anche quando le luci del 2025 si spegneranno, i turisti diminuiranno, ma sarà indispensabile avere progetti duraturi”.
A presiedere all’evento anche Diego Bernardis, consigliere Regionale e presidente della quinta Commissione Cultura della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Patrizia Artico, assessore alla Capitale Europea della Cultura del Comune di Gorizia e Fabrizio Oreti, assessore alla Cultura del Comune di Gorizia.
Coordinatrice dei corsi è la cantante lirica Vanessa Codutti, già studentessa a Gorizia, perfezionatasi in grandi scuole all’estero. “Sono emozionata perché tornare a Gorizia per coordinare una scuola di così alto livello è davvero una occasione irripetibile”.
Nel corso del suo intervento ha poi raccontato la struttura della scuola e dei corsi, ricordando che gli allievi provengono da tutto il mondo: Italia, Slovenia, Russia, Giappone, Cina, Kazachistan e Israele.
L’Accademia propone due percorsi formativi, della durata di due anni, il primo dei quali avviato lo scorso 7 ottobre.
Tutti i corsi sono a titolo gratuito e prevedono un modulo di Canto con lezioni di Tecnica vocale, Repertorio operistico e cameristico, Arte scenica, Fisiologia e igiene dell’apparato fonatorio, oltre che master su particolari compositori.
A questo si affianca un modulo di Stage Manager – Addetto Ufficio Regia e Direzione di Scena.
Attualmente sono in carica i docenti del primo trimestre che, assieme ai colleghi che copriranno la seconda parte dell’anno, metteranno i ragazzi nella condizione di apprendere nozioni teoriche e di fare esperienza in aula, così da rendere la competenza di ciascuno quanto più completa possibile.
Questo consentirà ai giovani talenti di affrontare l’esperienza lavorativa – che già diventa reale con le 200 ore di stage sul campo proposte dal corso – con maggiori strumenti e consapevolezza, formando professionisti motivati e di alto livello. Entrambi i percorsi prevedono 600 ore di formazione totale, con indicativamente 400 ore di didattica e 200 di stage. Le lezioni, da poco iniziate, andranno da ottobre ad aprile mentre da maggio a luglio saranno previsti i project work: questa è la definizione degli stage, poichè vedranno impegnati i ragazzi in esperienze sul campo in collaborazione con teatri e istituzioni musicali della regione e della vicina Slovenia.
Di grande prestigio gli insegnanti che l’Accademia Go! Borderless Opera Lab porterà a Gorizia: tra gli otto docenti per il corso di canto (due i pianisti accompagnatori) il grande basso Roberto Scandiuzzi (storica voce dall’inusuale potenza e duttilità, oltre che grande presenza scenica) e il mezzosoprano sloveno Bernarda Fink, che in Europa ha solcato i migliori palcoscenici con repertori molto impegnativi e dal grande spessore.
Ci saranno poi il grande musicologo, storico e intellettuale Quirino Principe, decano della critica musicale, mentre tra i dieci docenti per il corso di stage management figurano Giulio Ciabatti (regista d’opera noto in Italia e ben oltre confine), Paolo Vitale (direttore tecnico già impiegato alla Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi e oggi consulente e professionista presso diverse altre strutture teatri), Luciano Roman (attore e regista di fama in tutto il Paese, nonchè autore, operatore culturale e docente).