Cormòns: la Porta della Misericordia
11 Gennaio 2016
La comunità cormonese si accinge lunedì 11 gennaio a vivere una giornata storica. L’arcivescovo Carlo Maria Redaelli aprirà infatti la Porta della Misericordia nella chiesa di Rosa Mistica, che fino al prossimo 2 febbraio diventerà santuario giubilare. Il rito inizierà alle 10 e proseguirà con una Messa Solenne che vedrà la partecipazione di sacerdoti e fedeli di tutta la diocesi, oltre alla comunità delle Suore della Provvidenza. La Porta che verrà aperta immette direttamente nel presbiterio e vi si accede entrando dal corridoio dove si trovano gli ex voto del santuario. Nella stessa giornata di lunedì alle 16.30 saranno recitati i Vespri solenni.L’apertura della Porta santa coincide con l’Ottavario di Rosa Mistica che, quest’anno, assumerà un carattere eccezionale e speciale proprio per il Giubileo straordinario della Misericordia. Fino al 2 febbraio il santuario di Rosa Mistica sarà infatti luogo giubilare e sarà il centro della vita spirituale delle comunità. I sacerdoti del decanato saranno presenti mattina e pomeriggio per vivere il sacramento della Riconciliazione e aiutare i pellegrini a vivere bene questa esperienza. Ogni giorno alle 18 sarà recitato il rosario, seguito alle 18.30 dalla celebrazione della messa a cui seguirà il passaggio della porta. Ad aprire i pellegrinaggi giubilari lunedì saranno le parrocchie di Capriva e Mossa; seguiranno martedì quelle di Medea, Chiopris e Viscone; mercoledì sarà il turno di Dolegna del Collio e Lucinico; giovedì saranno presenti le comunità Moraro e San Lorenzo, venerdì quelle di Mariano e Corona. I pellegrinaggi saranno chiusi sabato 16 gennaio dalle parrocchie della collaborazione pastorale di Cormons, Brazzano e Borgnano. Domenica 17, giornata di chiusura dell’Ottavario, a Cormons saranno celebrate le Messe solamente in santuario alle 8, alle 10, alle 11 e alle 18.30 con vespri solenni alle 16.30. “Durante “questo mese di grazia” – afferma il parroco di Cormons monsignor Paolo Nutarelli – siamo invitati ad attraversare la Porta santa quale gesto esterno di un movimento spirituale interiore. Il solo attraversarla senza le “pre-condizioni” non produce nulla, assolutamente nulla. Oltrepassata la Porta, la Chiesa ci chiede di rinnovare la nostra Fede con la professione del Credo (qualsiasi versione, anche quello di Aquileia), della preghiera del Padre nostro e possibilmente di un’altra preghiera secondo le intenzioni del Papa. Questo però deve essere preceduto o seguito, entro breve tempo dalla partecipazione alla confessione sacramentale, dalla partecipazione alla Santa Messa e dalla Comunione Eucaristica. Sarà importante riscoprire le Opere di misericordia corporali e spirituali. Ognuno, se lo desidera, potrà vivere questo gesto ogni giorno (per una volta al giorno), per tutto il corso dell’Anno santo, oltrepassando una porta santa”. Le manifestazioni giubilari termineranno al santuario di Rosa mistica con il giubileo della vita consacrata in programma il 2 febbraio con la celebrazione della Messe alle 7.10, alle 17 e alle 20; alle 15 ci sarà recita del rosario e vespri.La comunità religiosa delle Suore della Provvidenza è chiamata in questo mese di gennaio anche a un altro appuntamento importante: il 23 gennaio infatti cade il 150° anniversario della presenza a Cormons delle Suore della Provvidenza. Un secolo e mezzo di feconda presenza non solo nel centro collinare, ma anche a Gorizia e in altri centri dell’Isontino di cui scriveremo approfonditamente nel prossimo numero di Voce. Le Suore della Provvidenza, giunte da Udine e chiamate dal parroco don Antonio Marocco per gestire una scuola femminile, presero possesso della chiesa di Rosa Mistica, donata dall’imperatore Francesco Giuseppe. E nel 1886, raccogliendo un’iniziativa delle suore di Pergine, iniziarono le celebrazioni per la festa di Rosa Mistica che divennero pubbliche il 1890 e che ora vanno sotto il nome di Ottavario. Si celebra sempre a gennaio per ricordare l’evento miracoloso del 15 gennaio 1737 quando alcune fanciulle videro uscire dal braccio destro della statua e dalla mano gocce di sudore. La statua era stata commissionata allora dalle Sorelle della Dottrina cristiana (la congregazione fondata da Orsolo de Grotta venne soppressa da Napoleone nel 1812), che costruirono poi l’attuale chiesa intitolata a Santa Caterina e benedetta il 30 aprile 1779.
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