Tesoro della Cattedrale: tra bellezza e storia

Aprirà i battenti il prossimo giovedì 28 novembre il Tesoro della Cattedrale, che avrà ora una sua esposizione permanente sul matroneo della Cattedrale stessa.
Un “tesoro” particolare, perché non si compone tanto di oggetti preziosi per materiale e raffinatezza di realizzazione, ma perché parlano della santità vissuta nelle nostre terre e di cui i cristiani di Gorizia si sono alimentati. Cimeli che parlano di una carità pastorale esercitata dai pastori nei confronti del popolo cristiano di Gorizia.
La realizzazione dell’esposizione del tesoro si caratterizza inoltre per essere stata resa possibile grazie al lavoro di tante persone, nonché dal fondamentale contributo messo in campo dai fondi dell’8xmille della Chiesa Cattolica, che si occupano anche di salvaguardare e tutelare i preziosi beni storici e artistici che caratterizzano le nostre chiese. Accanto a loro anche i contributi forniti dalla Regione Friuli Venezia Giulia.
Visitando il Tesoro della Cattedrale di Gorizia si potrà fare un itinerario nella storia di santità e della cura pastorale. L’esposizione comincia sul matroneo di destra della chiesa che rende omaggio ai Ss. Ilario e Taziano con una prima parte dedicata alla presentazione di diversi reliquiari.
Una parte è dedicata ai santi aquileiesi che hanno ispirato da sempre la comunità cristiana dell’isontino: i santi all’inizio sono soprattutto martiri ma, finita l’epoca dei martiri, non è finita la storia di santità, anzi, sono nate nuove forme per essere santi: pastori, teologi, predicatori, uomini e donne di carità.
Il tesoro della Cattedrale contiene riferimenti a Sant’Antonio da Padova, Sant’Ignazio, a Santa Teresa di Gesù bambino e San Giovanni Bosco. Sul matroneo si potranno vedere reliquiari di diverse forme e di diverse epoche, alcuni anche piuttosto originali.
L’esposizione continua poi nella stanza collocata sopra la cappella di Sant’Acazio, dove si ripercorrerà il collegamento esistente tra la Chiesa di Aquileia, madre evangelizzatrice di tutto il Nord Est, e la comunità di Gorizia. Sarà possibile ammirare i busti reliquiari in legno e in metallo che ritraggono i primi pastori di Aquileia, in particolare Ermacora e Fortunato, Ilario e Taziano.
Si coglierà il legame con Salcano, paese dove si trovava la pieve dedicata a Santo Stefano, da cui dipendeva la comunità di Gorizia poi intitolata ai Santi Ilario e Taziano.
L’itinerario accompagna fino alla creazione dell’Arcidiocesi di Gorizia, avvenuta nel 1751 – 1752 quando è stato soppresso il patriarcato di Aquileia e la suddivisione del territorio tra l’Arcidiocesi di Udine e l’Arcidiocesi di Gorizia.
Per aiutare la partenza dell’attività pastorale della diocesi, venne donata una “dote” al primo arcivescovo di Gorizia, Carlo Michele d’Attems, da parte degli Stati Provinciali (i nobili locali) e da parte dell’imperatrice Maria Teresa. Tale dote serviva a celebrare in modo solenne l’eucarestia, in modo che si rendesse evidente la preziosità della comunione col Signore.
In questa dote sono presenti paramenti, fra cui anche i paramenti azzurri con cui vengono rappresentati i santi Ilario e Taziano nella pala d’altare del Tominz che sovrasta l’altare maggiore della cattedrale, calice, pisside, ampolline, candelieri, croce… insomma ciò che serve a celebrare l’eucarestia.
Come detto, l’inaugurazione del Tesoro della Cattedrale si terrà giovedì 28 novembre quando, alle 18.30, il vescovo Carlo presiederà la liturgia eucaristica nel giorno della dedicazione della Cattedrale. Alle 19.30 verrà presentata l’esposizione del Tesoro.
Per il momento sarà visitabile il sabato e la domenica dalle 15 alle 17, grazie alla presenza di un gruppo di volontari che si sono resi disponibili.
Chi fosse interessato ad aiutare come volontario
può scrivere a cattedrale@arcidiocesi.gorizia.it.

Selina Trevisan