Calandario: la memoria nelle case bisiache

Una sala consiliare gremita ha accolto il nuovo Calandario dei paesi bisiachi giunto alla sua trentesima edizione. Una pubblicazione curata per il Circolo culturale e ricreativo don Eugenio Brandl anche quest’anno da Sergio Gregorin e Ivan Portelli.
Due i curatori, ma molti i collaboratori, dal momento che il Calandario è un raccoglitore di testimonianze e fotografie d’epoca provenienti da diversi enti e famiglie, testimonianze che, altrimenti, spesso rimarrebbero nei cassetti delle famiglie senza poter godere di una adeguata diffusione. Da qui la preziosità e l’importanza del lavoro che porta nelle case bisiache e oltre una testimonianza di storia, di cultura e di tradizioni della nostra terra, in linea con lo spirito e l’entusiasmo dei suoi ideatori Armando Tomasin e Dorino Fabris.
Il tema proposto in questa edizione è “Se vistivisi cussì”, un tema apparentemente banale, forse un po’ curioso, che include tutta una serie di considerazioni e riflessioni sul rapporto con l’abito e i suoi accessori.
Emergono dall’opera una figura femminile che, attraversando il secolo scorso, da donna dedita alla casa e alla famiglia, inizia gradualmente a conquistarsi un posto diverso nel mondo; un uomo che lavora, prima nei campi, poi nelle fabbriche; la sfera del divertimento dove, dopo la seconda guerra mondiale, compaiono i primi “costumi da bagno” che tutto sembravano, tranne che dei costumi attuali e così via. Il tutto corredato da aneddoti, ricette e simpatiche vignette umoristiche disegnate da Sergio Valcovich, Dario Fiorencis e Fabio Forcessini.
I due curatori hanno condotto il pubblico presente in un itinerario dedicato a ogni singolo mese dell’opera, alle foto inserite, alle storie raccontate anche avvalendosi dell’esperienza di un gruppo di lettori di fiducia, membri storici del Gruppo teatrale del Circolo Brandl stesso: Flavia Spanghero, Sergio Floreani, Fulvia Cristin ed Elisa Baldo. A presentare la serata è stato, invece, Flavio Gon.
Non è mancato, in questo trentesimo compleanno, l’abbraccio al Gruppo costumi tradizionali bisiachi che dal Circolo stesso ha mosso i primi passi con lo studio curato, per il sodalizio, da Marina Dorsi nel 1991 e il manuale per il confezionamento redatto qualche anno dopo da Luisella Paoli. Quest’anno i Costumi festeggeranno il loro 25°, quindi il mese di dicembre è tutto dedicato a loro.
La presidente Caterina Chittaro ha letto, in costume bisiàc, il suo riassunto dellla vita del gruppo, mentre la serata si è conclusa con gli interventi del Sindaco Nicola Pieri , del suo collega di San Canzian d’Isonzo, Claudio Fratta, e dell’assessore Monica Carta per il Comune di Ronchi dei Legionari. Sempre da Ronchi, per il CCM è intervenuto Davide Iannis, socio fondatore del Brandl stesso e Roberto Tonca per la Cassa rurale del FVG . Tutti hanno espresso parole di lode per l’operato di Gregorin e Portelli, e per la tenacia del Circolo Brandl che continua a mantenere fede ai suoi propositi di divulgazione della cultura locale nelle più ampie sfaccettature sempre pronto a collaborare qualora ve ne possa essere l’occasione.

Elisa Baldo