Religiosi e religiose verso Go!2025

Il 30 novembre si è celebrato Sant’Andrea. Quest’anno la ricorrenza è caduta di sabato.
I religiosi e le religiose si sono trovati, come al solito, in via Vittorio Veneto dalle suore, questa volta con mons. Carlo Redaelli, arcivescovo.
Il clima è stato familiare. Anche il vescovo ha tenuto uno stile colloquiale. Madre Maria Elena, responsabile USMI, ha introdotto l’incontro con un pensiero di benvenuto al vescovo e alla trentina di consacrati e consacrate presenti.
Il gruppo era variopinto, anche dal punto di vista etnico.
Proprio sulla figura di Sant’Andrea, così come emerge dalle tre citazioni evangeliche giovannee (Gv.1,6,12), monsignor Carlo ha esposto il suo commento.
Teologia positiva, se si vuole, non speculativa, ma adatta a tutti e sempre accolta con interesse.
Ha arricchito la sua esposizione anche con fatti ed episodi gustosi della sua vita recente o dei suoi viaggi in Italia nel settore Caritas di cui è referente.
Il simpatico incontro ha avuto inizio con una preghiera-poesia di David Maria Turoldo, stampata sul retro dell’immaginetta scelta quest’anno da mons. Redaelli per gli auguri natalizi, che raffigura una scultura lignea della Sacra Famiglia con, sullo sfondo, l’Isonzo e le due Gorizie.
Anche gli interventi liberi che si sono succeduti sono stati arricchenti e hanno mantenuto un clima fraterno e di comunicazione.
Perché non continuare gli incontri di sacerdoti e religiosi e religiose anche con la parte slovena?
Perché non inventare qualcosa che mostri il nostro desiderio di comunione durante questo GO25?
Come fare perché anche le Clarisse possano essere presenti di persona?
Sono solo alcuni dei desideri emersi nella conversazione.
L’incontro si è quindi concluso con un piccolo buffet di dolcetti, con l’augurio di rivedersi al prossimo incontro.

don Fausto S.D.B.

(foto Archivio Voce Isontina)