Nelle immagini di Paola la storia di un’anima

Prosegue fino al 10 dicembre al Kulturni Center “Bratuž” l’esposizione dedicata alle opere e al ricordo di Paola Bertolini Grudina, “La storia della salvezza rivelata al cuore dei bambini”.

Scansionando il codice QR riportato qui a lato è possibile accedere alla galleria video,dov’è a disposizione di tutti la ripresa dell’inaugurazione con il pregevole intervento introduttivo di don Alessio Geretti.

 


Ho letto con molto piacere l’articolo di Ivan Bianchi “I lavori di Paola continuano a vivere”, perché non meritava di passare troppo sotto silenzio, un evento come la Mostra delle opere di questa artista friulana, forse troppo poco conosciuta in Patria, ma molto apprezzata in buona parte del mondo.
Avendo avuto l’onore e la fortuna di conoscere Paola personalmente, oso sottolineare che più che i suoi lavori, a continuare a vivere nel tempo, è soprattutto lei, con il suo carisma, la sua semplicità, il suo amore per i piccoli ai quali ha svelato il mistero del piano di Dio per la salvezza dell’umanità. E l’ha fatto nel modo più congeniale a loro, con immagini originali, in punta di pennello e con un’ampia tavolozza di colori – sapientemente miscelati – che rapiscono gli occhi e di conseguenza il cuore.
La Mostra, che si protrarrà fino al 10 gennaio, trasuda dell’amore di chi l’ha fortemente voluta, di Walter marito e suo collaboratore, sempre presente e discreto.
Da ascoltare in religioso e attento silenzio la sua testimonianza: in essa svela con pudore – e con i tocchi delicati del ricordo di una vita trascorsa insieme – l’anima e il cuore di una donna che ha messo il proprio talento a disposizione di tutti, ma in modo speciale dei bambini, per i quali ha illustrato le storie della Bibbia con uno stile personale e originale di indicibile bellezza ed efficacia.
“Io sono il Signore Dio tuo…” recita l’imperativo che introduce i Dieci Comandamenti e poi,: a seguire “Amerai il signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua mente, con tutte le tue forze”. Ebbene, Paola l’ha realizzato, anche quando le forze le venivano meno a causa della malattia che l’ha portata, troppo presto, alla morte.
Lungi dal voler cadere in sterili sentimentalismi e inutili elogi alla memoria, non posso però esimermi dall’invitare tutti – comprese scolaresche, insegnanti, gruppi – a recarsi al Kulturni Center Lojze Bratuž di Gorizia, per riscoprire in quest’ultima manciata di giorni che ci separano dal Natale, il senso più vero e profondo dell’Avvento, di questo tempo di Attesa che ci trova sempre più preoccupati, distratti, aridi.
“Se non tornerete come bambini…” Ecco, Paola ci offre questa occasione, con il ripasso della storia della salvezza dai primordi fino al compimento.
Non sarà difficile lasciarci prendere per mano dalle sue illustrazioni, per andare alla scoperta – per i piccoli – o alla riscoperta – per gli adulti – dell’avventura a cui Dio chiama ogni uomo: l’avventura della vita e che profuma, fin dai primordi, di Eternità.
Se sapremo guardare la “nostra” storia, più col cuore che con gli occhi, e più con partecipazione emotiva che con il solo gusto artistico, ritroveremo i sentieri dell’infanzia, gusteremo la gioia di sentirci amati – riconoscendo con consapevolezza che forse non siamo capaci di amare – con un senso di pace e di commozione profonda che risveglierà quella Speranza e quella Fede sopita, che i credenti hanno pur ricevuto come dono nel Battesimo.
Paola ha custodito e coltivato questi doni nel suo cuore, doni che hanno guidato la sua mano in pennellate trasudanti bellezza e stupore e che trovano il sigillo dell’amore di Dio in quell’indimenticabile abbraccio del Padre al figlio ritrovato, che lei ha magistralmente rappresentato in uno dei suoi più coinvolgenti dipinti. Contemplarlo risolleva da ogni paura e fa sentire parte di quella stretta cosmica che vuol rassicurare l’umanità intera che, sebbene dolente e perduta, non è sola e non ha nulla da temere perché l’Amore di Dio non conosce né limiti né umane ragioni.
Negli acquarelli di Paola c’è la storia di un’anima grande racchiusa in un corpo esile; di una fede cristallina testimoniata dal suo modo di vivere la quotidianità, anche nella malattia; di una capacità encomiabile di conciliare l’attività di artista con il ruolo di madre di cinque figli… e sempre con quel suo speciale e indimenticabile sorriso; con la profondità di un sentire che l’ha resa capace di farsi piccola per poter arrivare ai piccoli.
Auguro a tutti gli amici e lettori di Voce, un Natale ricco di riscoperta dei valori veri, come quello di accogliere con stupore infantile la Grazia che entra nella storia e mette radici, nonostante noi, nonostante tutto. E di continuare a credere e operare per la Pace, quella vera, quella che contempleremo, presto, nella tenerissima fragilità di un Dio fattosi Bambino.

Alfreda Paita Molli