Conclusi i lavori alla sede dell’istituto “Cossar – da Vinci”
8 Febbraio 2016
“E’ la dimostrazione di come il Fondo per le emergenze messo in campo dalla Regione funzioni”. L’assessore ai Lavori pubblici e all’Edilizia del Friuli Venezia Giulia, Mariagrazia Santoro, ha espresso così la propria soddisfazione al termine dei lavori di rifacimento dei controsoffitti e di sostituzione dei serramenti nell’Istituto statale di istruzione superiore “Ranieri Mario Cossar – Leonardo da Vinci”, a Gorizia.”Senza le risorse messe a disposizione dal Fondo per le emergenze della Regione – ha spiegato la Santoro – i tempi di chiusura della scuola sarebbero stati molto più lunghi. Il Fondo, infatti, permette agli Enti locali di rispondere con molta più velocità alle esigenze improvvise e non programmabili. Inoltre, grazie alla programmazione scolastica triennale e al piano annuale, le progettazioni sono subito esecutive e quindi immediatamente cantierabili”.A sottolineare come il provvedimento adottato dall’Amministrazione regionale sia stato decisivo, anche il ringraziamento del presidente della Provincia di Gorizia, Enrico Gherghetta, che intervenendo alla cerimonia di fine lavori ha voluto sottolineare come “la Regione ha subito capito l’entità dell’emergenza”.A causa dei problemi sorti nel 2014, infatti, tutta l’attività didattica si è dovuta svolgere nella sede che fu dell’istituto Fermi, in via Diaz, privando in questo modo gli studenti dei vari indirizzi di alcuni strumenti indispensabili, tra i quali, come evidenziato oggi dagli stessi studenti, i laboratori di meccanica e moda.”E’ sempre un momento positivo quando si celebra il miglioramento di una scuola”, ha commentato l’assessore regionale al Lavoro e all’Istruzione, Loredana Panariti, rimarcando come l’Isis Cossar-Da Vinci sia molto legato al mondo del lavoro. I restauri che hanno permesso agli studenti di riavere le proprie aule e soprattutto i propri laboratori, sono dunque un’opera importante non solo per la qualità didattica. “Ora – aggiunge Panariti – è importante che si tenga a valorizzare l’esperienza acquisita negli spazi di questo Istituto”.
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