Anno della Misericordia: religioni a confronto
14 Marzo 2016
Il Circolo Acli “Grandi” di Ruda, per iniziativa del suo presidente Liliana Palazzo, ha organizzato con il patrocinio delle ACLI provinciali e la collaborazione del circolo Acli di Fiumicello un incontro sul tema “Religioni a confronto nell’anno della misericordia”.Relatori della serata sono stati don Pierluigi Di Piazza, Rav. Hadad rabbino di Trieste e Slatni Bouraoui, mediatore culturale della Comunità Islamica.Il rabbino ha approfondito il versetto dell’Esodo dove Dio precisa le sue caratteristiche: compassionevole, paziente, misericordioso e fedele e ha ricordato i doveri della giustizia nel versetto “Non opprimerai lo straniero, anche voi conoscete la vita dello straniero perchè siete stati stranieri in Egitto” e questo è il senso della misericordia che va dimostrato anche oggi verso coloro che chiedono aiuto ed accoglienza.Il mediatore culturale Bouraoui ha citato la presenza di Maria e di Gesù nel Corano e le parole di amore, pace, paradiso di cui è intessuto il testo. Ha ricordato che sono 99 i nomi di Dio tra cui quello di misericordioso e compassionevole, qualità che debbono ispirare anche la condotta umana.Don Di Piazza ha posto il problema della presenza di Dio nella società europea che appare molto distante dai suoi insegnamenti. Ha ricordato come Papa Francesco ha sottolineato la vera natura di Dio: Dio è misericordioso anzi Misericordioso è il nome di Dio. La misericordia deve sostanziare il comportamento di tutti nel comprendere ed accogliere gli altri senza esclusione di nessuno.All’incontro ha presenziato il Sindaco di Ruda Palmina Mian, rappresentanti delle ACLI provinciali e regionali, i parroci di Ruda, Cervignano e San Dorligo della Valle (Trieste) ed un folto pubblico per cui la sala nella quale si è svolto l’incontro si è dimostrata appena sufficiente a contenere tutti. Si è quindi concluso con alcuni interventi tra cui quello di don Piero Facchinetti che ha sinteticamente ricordato come troppo spesso si è voluto strumentalizzare la figura di Dio per fini politici e di potere negando a Lui quegli attributi che sono stati messi in evidenza dai relatori.
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