Tra storia e memoria: omaggio a Di Piazza e letture paoline
2 Maggio 2016
Massiccia infilata di iniziative, quella proposta recentemente dall’Associazione Culturale “Tra storia e memoria” di Aiello del Friuli.Sabato 9 aprile, infatti, presso la sala civica di via Battisti, si è svolta una manifestazione corale per ricordare e rendere omaggio ad Orlando Di Piazza (foto a sinistra): musicista autoctono, direttore nostrano, compositore indigeno, ma figura conosciuta e stimata in tutta Italia ed Europa, con i suoi brani, i suoi arrangiamenti, le sue armonizzazioni, sacre e profane, eseguiti da orchestre e cori di diverso livello, dal contesto popolare all’ambito di varie prestigiose kermesse, anche internazionali. L’affollato evento, che ha contato, tra gli altri ospiti, anche la moglie e le figlie del Maestro, ha visto protagonisti i molti volti, ma soprattutto le tante eterogenee voci del coro dell’Università della Terza Età “Paolo Naliato” di Palmanova, diretto da Regina Lestuzzi, e dei cori Castions delle Mura e Nove Note dell’Accademia “Città di Palmanova”, diretti da Annamaria Vinciguerra, che hanno dato vita ad una struggente e piacevole performance, con oltre una dozzina di pezzi cantati anzitutto in lingue latina e friulana.Alla tastiera Roberto Iaiza mentre, appassionato promotore vero e proprio dello spettacolo, Luciano Andrian, coordinatore dell’UTE palmarina, il quale ha introdotto e concluso la serata, dando lettura ad una ricca carrellata di suggestivi aneddoti e di ricordi commossi, circa la figura e l’opera di Orlando Di Piazza, nato aiellese.In vista delle cerimonie del 25 aprile, ricorrenza dell’anniversario di Liberazione nazionale, lo scorso venerdì 15, il sodalizio “Tra storia e memoria”, in collaborazione con l’ANPI di Aiello – Campolongo Tapogliano, ha invece promosso, negli spazi dell’ex pescheria, in piazza Roma, l’allestimento della mostra fotografica “Dall’antifascismo a Hiroshima”, una interessante storia per immagini, frutto del partigiano friulano Dante Feresin (1911-1989), esposta per la prima volta nell’85 ed inaugurata nuovamente in questo periodo, con apertura prevista sino al 30 aprile, grazie alla disponibilità del Comune di Fiumicello e della sua sezione ANPI, presieduta proprio da Gabro, figlio del Feresin.Lunedì 18 aprile, infine, sempre l’Associazione Culturale “Tra storia e memoria”, questa volta però presso la “cjasa dal muini” a lato della chiesa di Sant’Ulderico, ha felicemente accolto don Fabio La Gioia, (nella foto sopra) coinvolto per presentare al pubblico la sua pubblicazione più recente, concernente la vita e le lettere di San Paolo.Attualmente in servizio pastorale al Villaggio del Pescatore, nonché docente all’Istituto di Scienze Religiose di Trieste, don La Gioia ha guidato con garbo i cristiani di Aiello per un decennio, ragion per cui aveva già tenuto, in passato, svariate conferenze in paese, in riferimento ai suoi impegnativi studi biblici e alla sua minuziosa e costante attività di ricerca ed indagine sulle Sacre Scritture.A due anni dalla sua ultima visita, in occasione della stampa del volume inerente il Kerygma, è stato editato un nuovo testo sull’apostolo Paolo ed il rinnovo dell’invito è apparso dunque doveroso, con volume spiegato mediante un gradevole e formativo dibattito intercorso fra l’autore e don Nicola Ban, il quale ha sapientemente illustrato l’opera e si è confrontato con don La Gioia, relativamente alla struttura ed ai contenuti del testo, come pure alla contestualizzazione del personaggio su cui esso principalmente verte.Commenti e riflessioni utili per aiutare l’uditorio a scoprire San Paolo od approfondire ulteriormente la conoscenza dei tempi e dei luoghi in cui egli visse; un’esposizione dettagliata, fresca, illuminante che certamente agevolerà i fedeli nel processo di vivificazione e rafforzamento della propria fede o li sosterrà nell’ascolto e nella comprensione delle epistole paoline recitate dai lettori durante le future liturgie officiate in Parrocchia.
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