Giorni contati per l’amianto nel sistema idrico

E’ insensato aspettare che ci sia un pericolo prima di intervenire su un problema, soprattutto quando le buone pratiche e le sinergie portano alla possibilità di mettere in pratica un programma di prevenzione. Partendo da questo principio la Provincia di Gorizia, il Consorzio d’Ambito Territoriale Ottimale Orientale e Irisacqua hanno stabilito un’estensione del contratto con quest’ultima – in scadenza nel 2035 – con l’obiettivo della sostituzione di tutte le condutture in cemento amianto ancora presenti nel sistema idrico della provincia di Gorizia. Attualmente il Piano d’Ambito – di circa 235 milioni euro totali – prevede un investimento di 13,5 milioni di euro per la sostituzione delle parti in cemento amianto, dei quali 7,9 milioni sono già stati realizzati. “Il Piano d’Ambito, sin dall’inizio prevedeva la sostituzione di 100 chilometri di tubature in cemento amianto; ne rimanevano fuori 229. Grazie a questa decisione, presa con grande lungimiranza da tutti i sindaci, sarà possibile trovare una soluzione anche per i chilometri non ancora inseriti nel Piano e per i quali l’importo stimato per la sostituzione è di circa 37 milioni di euro. Il tutto senza gravare sui cittadini”, ha commentato il presidente Gherghetta. Tramite l’estensione della convenzione si avrà il tempo necessario per ottenere il quantitativo sufficiente d’investimento per completare i lavori, che non verranno effettuati una volta raggiunto il totale dell’importo ma saranno intrapresi alla disponibilità delle cifre d’investimento necessarie ad avviare parti delle sostituzioni.La Scuola dell’Acqua di Staranzano ha recentemente svolto un focus attorno al tema del cemento amianto, dal quale è emerso che non c’è un pericolo immediato – l’acqua che proviene dai nostri rubinetti è sicura e possiamo continuare a berla senza preoccupazioni – “ma ad ogni modo il problema esiste e deve esistere il principio della prevenzione”, ha concluso Gherghetta.Come confermato da Mirio Bolzan, presidente di Irisacqua, molte delle criticità presenti nel sistema acqua provinciale sono già state risolte: “sono stati realizzati o avviati interventi per 141 milioni di euro, tra i quali anche quelli legati alle perdite occulte. Il cemento amianto è particolarmente fragile e spesso appunto causa di questo tipo di perdite; grazie a questo prolungamento del contratto di gestione, sarà possibile apporre un grosso cambiamento anche a questa problematica”.All’incontro era presente anche l’assessore regionale Sara Vito che si è soffermata su come l’esperienza del CATO isontino rappresemti un’eccellenza a livello nazionale e di come sia stata fondamentale per la stesura della riforma delle linee di gestione idrica regionale; a farle eco anche l’assessore Pettarin del Comune di Gorizia, in rappresentanza del Comitato dei Sindaci di Irisacqua, il quale ha sottolineato la “soddisfazione per la prevenzione e per una soluzione che non andrà a gravare sui cittadini; desideriamo estendere ed esportare il nostro modello di gestione e siamo ben contenti di confrontarci con tutti i territori che vorranno chiederci come fare”.