Il significato del varcare la Porta della Misericordia
23 Maggio 2016
Proposto dal parroco don Piero Facchinetti con piena adesione da parte dei Consigli pastorali di Perteole, Ruda e Saciletto, si è svolto un pellegrinaggio di devozione e di penitenza alla basilica di Aquileia, dove è stata aperta una delle Porte della Misericordia della nostra diocesi. I numerosi convenuti, tra i quali i bambini che riceveranno la Prima Comunione, accompagnati dai genitori e anche da diversi nonni, si sono ritrovati in Piazza Capitolo per poi accedere all’aula battesimale per iniziare il percorso penitenziale.Riuniti attorno al fonte battesimale che veniva usato nei primi secoli della Chiesa per la somministrazione del sacramento d’ingresso nella Comunità cristiana attraverso l’immersione, i presenti, divisi in due cori, hanno iniziato la cerimonia con preghiere e letture scelte dai testi sacri e, quindi, hanno rinnovato con fede le Promesse battesimali. Dopo la recita del Padre nostro ed essersi soffermati davanti alla Porta Santa anche per fissare lo sguardo sull’emblema dell’Arcivescovo nel cui centro è rappresentato l’Agnello glorioso accompagnato dal motto “Ti mostrerò la Sposa dell’Agnello”, cioè la Chiesa che dona misericordia e amore, i partecipanti, fatto il segno della Croce con l’acqua lustrale, hanno attraversato la Porta della Misericordia e si sono diretti verso l’altare. Lungo il tragitto sono stati ammirati i mosaici del pavimento dell’aula teodoriana e don Piero ha fatto notare come la rappresentazione di animali, che, secondo il Levitico si distinguono in puri ed impuri, sia figura simbolica dell’accoglienza nella Chiesa di tutte le genti, soprattutto quelle più bisognose di misericordia e aperte alla conversione, mentre il ciclo del profeta Giona che, inghiottito dal mostro marino, dopo tre giorni viene immesso sulla spiaggia, è un preannuncio emblematico della Resurrezione. Il rito si è concluso con l’auspicio che il perdono di Cristo e l’indulgenza accordata dalla Chiesa nell’Anno di Grazia voluto dal Papa accompagnino la vita di ognuno, ma anche favoriscano la concordia e la pace nel nostro mondo così martoriato e incerto del suo futuro.La presenza dei bambini è stata anche l’occasione per un dialogo che il parroco ha avuto con loro con il duplice scopo: illustrare la spiritualità cristiana e i fondamenti della fede ma anche invitarli a vivere quotidianamente il messaggio che deve tradursi in atti di generosità, amore e apertura verso gli altri.
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