Una mostra per ricordare la “presa di Gorizia”
23 Maggio 2016
Uno dei momenti più significativi – e forse addirittura il più importante – nella storia del conflitto italo – austriaco durante la Prima Guerra Mondiale. È la “Presa di Gorizia”, evento di quel lontano 9 agosto 1916, riuscito dopo cinque giorni di battaglia su Sabotino, Calvario e San Michele e che oggi viene ricordato con una grande mostra, curata dal Comune di Gorizia e dal Gruppo di Ricerca Storica “Isonzo” negli spazi del Castello di Gorizia, anch’esso protagonista e silenzioso testimone di quei drammatici eventi.L’esposizione, come ha voluto sottolineare il sindaco Ettore Romoli, è innanzitutto conferma della “vocazione culturale e della volontà di incrementare il turismo in città; è poi un riconoscimento a tutti coloro che si sacrificarono intorno a queste trincee, ciascuno per la sua parte ma tutti nella stessa drammatica guerra; infine si commemora il momento in cui, per la prima volta, Gorizia diventa una città italiana”.”1916 la Presa di Gorizia. Il centenario”, questo il titolo della mostra, si compone di numerose sezioni: si parte dai preparativi che hanno portato alla Sesta Battaglia dell’Isonzo, per passare poi ad una sezione dedicata al sottotenente Aurelio Baruzzi che, con le sue caparbietà e tenacia, riuscì a creare l’apertura che portò poi all’ingresso in città dei militari italiani. Si prosegue con la figura di Vittorio Locchi, che riassunse gli eventi bellici ne “La sagra di Santa Gorizia”, continuando quindi con un ampio approfondimento dedicato alla carta stampata e alla propaganda dell’epoca, senza dimenticare le cartoline illustrate, veicolo di diffusione dell’immagine della città conquistata. Segue quindi un’ampia sezione fotografica, realizzata con materiale per lo più privato ed inedito. Anche gli artisti – Sartorio, Brass, Marussig… – ebbero un ruolo importante all’interno del conflitto: a loro e alla loro esperienza personale è dedicata un’intera sezione. La mostra si conclude con una sezione dedicata alla morte dell’imperatore Francesco Giuseppe e alla salita al trono di Carlo, ultimo regnante del casato.”L’intento di questa mostra – ha sottolineato Bruno Pascoli, presidente del Gruppo di Ricerca Storica “Isonzo” – è proprio quello di sviluppare aspetti che hanno coinvolto la città di Gorizia, rendendola protagonista del percorso espositivo”.Accanto a “1916 la Presa di Gorizia. Il centenario”, che rimarrà visitabile fino al 30 novembre (nelle giornate di lunedì dalle 9.30 alle 11.30 e dal martedì a domenica dalle 10 alle 19) saranno proposti anche alcuni eventi collaterali-Il primo di essi viene organizzato proprio in questo finesettimana, in concomitanza con la manifestazione èStoria, come ha sottolineato la direttrice del Castello di Gorizia, Emanuela Uccello: verrò infatti messo a disposizione dei visitatori un bus navetta collegherà da venerdì a domenica il centro città con Borgo Castello, con partenze ogni 15 minuti da via Oberdan verso piazzale Seghizzi e viceversa. In queste giornate, inoltre, sarà possibile visitare gratuitamente il castello e sabato 21 e domenica 22 maggio, alle ore 16.30, sarà possibile prendere parte a una visita guidata”.
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