Fuori da ritmi e schemi
20 Giugno 2016
L’ultima campanella è suonata. Dalle elementari alle superiori sono finite le lezioni e si apre una pagina nuova per bambini, ragazzi e famiglie. Una pagina nuova lunga tutta l’estate e non meno impegnativa dei mesi appena passati perché l’uscita dalle aule scolastiche coincide con l’entrata in un tempo per certi versi vuoto e sospeso che non è facile da affrontare.Problemi e opportunità, come di consueto, sono le sfide dell’estate per piccoli e grandi studenti “orfani” dei tempi regolamentati dalle lezioni e dallo studio, ma anche per i loro genitori che si trovano a ora a “distanza ravvicinata” con i figli e tante volte non sanno cosa fare.Intanto in questo tempo sospeso c’è qualcuno che un pensiero abbastanza preciso lo ha fin da subito. Sono i ragazzi e le ragazze di terza media e di quinta superiore, attesi dagli esami. Per li alunni delle medie sono gli ultimi colloqui, dopo le prove scritte dei giorni scorsi di un’esame che li mette a confronto non solo con quanto fatto (gli studi conclusi), ma soprattutto con il da farsi. Si apre infatti per loro una pagina ricca e complessa. L’uscita dall’ambiente strutturato e tutto sommato rassicurante della scuola media coincide con un passaggio esistenziale delicatissimo come quello della preadolescenza/adolescenza, con la messa in crisi dei riferimenti abituali e la ricerca di nuovi, ancora lontani. Nel mezzo della transizione, l’ambiente famigliare, dove spesso “non ci si riconosce più”.L’esame, la necessità di andare avanti, mettersi alla prova e cercare nuovi equilibri sono le cifre di questo fine scuola che, con dinamiche e prospettive diverse accomunano anche gli studenti più grandi, quelli che affrontano l’esame di maturità. Licenza media e maturità, oltre al valore scolastico, hanno da sempre il significato di riti di passaggio, con naturalmente ripercussioni differenti legate alla consapevolezza dei protagonisti. Per la maturità, ad esempio – gli esami cominceranno il 22 giugno con la prova di italiano, poi seconda prova il 23 e “quizzone” il 27, prima degli orali – il senso della “svolta” e della responsabilità personale, del “futuro prossimo”, è fortemente accentuato, di fronte alla prospettiva degli studi universitari o in alcuni casi dell’ingresso nel mondo del lavoro.Insomma, per studenti e famiglie, l’ultima campanella più che la fine (della scuola) segna nuovi inizi. Con un tempo per certi versi di “compensazione” come può essere quello delle vacanze estive. L’allentarsi dei ritmi, delle scadenze orarie, degli impegni quotidiani può essere l’occasione di guardare con più attenzione alle trasformazioni in corso. Vero che molte famiglie avranno la preoccupazione molto concreta del “che fare”, del come gestire i tempi e le questioni pratiche, tra lavoro e casa, ma l’auspicio è quello di non farsi travolgere dalle questioni organizzative, pur serissime. Vale la pena cercare una pausa, genitori e figli, per incontrarsi, guardarsi e ascoltarsi fuori dai ritmi frenetici e dagli schemi abituali.
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