È ancora possibile tassare di meno ed intervenire di più
27 Giugno 2016
Il Comune di Gorizia è una realtà amministrativa che investe sul sociale e che – contemporaneamente – è in grado di risparmiare.Il bilancio 2015, presentato la scorsa settimana, ha visto infatti un impegno di quasi 60 milioni di euro di parte corrente e circa 17 milioni di investimenti, con un impiego per la parte corrente di quasi 20 milioni al settore del Sociale, “un impegno che l’amministrazione fa per i problemi che affiggono la società in questo particolarissimo momento storico”, ha commentato il sindaco Ettore Romoli.Le altre spese hanno riguardato il personale (13,5 milioni di euro), 3,5 milioni per l’Istruzione, 1,5 la viabilità, 1,2 il settore dello sport, più di 8 milioni e mezzo per l’ambiente e 2 milioni alla cultura. Dal bilancio si rilevano anche circa 3 milioni impegnati per il rimborso dei debiti: “dal 2009 l’indebitamento si è fortemente ridotto – ha spiegato Romoli – facendolo scendere dagli inziali 23 milioni circa a 5 milioni”.Ottimi i segnali dal punto di vista della pressione fiscale, celebrato anche dal quotidiano economico “Italia Oggi”, che negli scorsi mesi ha stilato una classifica dove Gorizia risultava la città con la tassazione minore in Italia. L’imposizione fiscale per abitante è infatti di 394,62 euro (4 euro in meno rispetto all’anno precedente), molto inferiore per esempio all’altra grande città dell’isontino, Monfalcone, dove la tassazione per abitante è di 583,92 euro. “Si dimostra che è possibile tassare meno e ad intervenire di più – ha aggiunto il sindaco – in particolar modo sulle fasce che hanno più necessità. Grazie poi al progetto Pisus si andrà a riqualificare una realtà che – ricordiamolo – nel 2004 ha perso la sua economia di confine. Gli investimenti su turismo e cultura hanno aperto la strada al futuro di Gorizia”.Il bilancio si chiude con un avanzo di circa 3 milioni e mezzo di euro che, come spiegato dalla dottoressa Anna Maria Cisint, dirigente dei Servizi Finanziari e Contabili del Comune di Gorizia, è un avanzo “fisiologico”, che verrà impiegato compatibilmente con le spese dell’anno e secondo “parametri dinamici di spesa”.”Tutto questo è stato realizzato nonostante uno Stato che ha incrementato ancora il prelievo dalle casse comunali – ha voluto sottolineare Guido Germano Pettarin, assessore al Bilancio – fatto non con criteri oggettivi ma con criteri propri e nonostante la stretta già data agli enti locali e nonostante molti di questi siano enti virtuosi. Gorizia è una città che non è morta e questo bilancio è pieno di anime. Non è un miracolo, ma un buon modo di programmare”.
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