La moda si fa servizio: un’opportunità di crescita

Quest’anno la festa di San Francesco d’Assisi, padre e fondatore della grande famiglia francescana, è stata vissuta nella nostra città di Gorizia dai Frati Cappuccini e dai molti estimatori e benefattori con alcune iniziative nuove, intese a superare la semplice tradizione e voler entrare, invece, in un vissuto che potesse coinvolgere le persone. Alla luce dello scopo finale, sempre rivolto alla carità e al servizio degli indigenti e dei molti extra comunitari, richiedenti asilo politico, attraverso l’offerta quotidiana di un pasto caldo nutriente e abbondante, prende significato l’iniziativa, realizzata presso il convento sabato scorso, 15 ottobre alle ore 10.30, dal titolo “Moda per il sociale”.Si è trattato della presentazione dei grembiuli, realizzati dalle allieve e dalle docenti della classe 2A e 2B dell’indirizzo Produzioni tessili e sartoriali ISIS “R. M. Cossar – Leonardo da Vinci”, da donare a favore della Mensa dei Poveri, gestita dai Frati Cappuccini di Gorizia. La sala “San Francesco”, adiacente il convento, era piena di giovani alunni, professori, genitori, c’era l’assessore ai servizi sociali la signora Silvana Romano, fra Luigi Bertié con alcuni confratelli e dei volontari.Fra Luigi, che nella gestazione del progetto ha avuto un ruolo importante di coordinamento, dà il benvenuto ai presenti, e offre subito la parola all’assessore del welfare Silvana Romano, ringraziandola, perché sempre disponibile e vicina alle necessità della “Mensa dei Poveri”. A sua volta è l’assessore che ringrazia i Cappuccini, riconoscendo nella loro opera silenziosa e non reclamizzata, un grandissimo aiuto che essi danno da sempre alla città di Gorizia, e non solo agli extracomunitari.Fra Luigi passa, quindi, a ringraziare il Preside della scuola il dott. Claudio Riavis, riconoscendo ormai un gemellaggio profondo tra il Cossar e il convento dei Cappuccini. In risposta il Preside ringrazia i frati, ricordando i tempi della sua giovinezza, vissuti dentro l’oratorio parrocchiale dei Cappuccini, e lodando le allieve dell’indirizzo “Moda” per l’opera altamente significativa realizzata e per il grande spirito di squadra saputo realizzare tra loro e con gli insegnanti.A questo punto sono le allieve stesse, supportate dalla proiezione di un video e di un Power Point, che raccontano la storia e lo svolgersi dell’iniziativa, che ha richiesto la bellezza di nove mesi di gestazione. Tutto è partito nel gennaio c. a. da un’idea del prof. di religione Luciano Marco (ora trasferito unicamente al Polo Liceale di Gorizia e presente con gli alunni della 2C del Liceo Scientifico perché vedano), che d’accordo con la direzione scolastica accompagnava gli alunni alla Mensa dei Poveri in occasione di alcune giornate di sospensione. Parimenti l’idea fu offerta alle allieve dell’indirizzo sartoriale, che stavano lavorando a un progetto dal titolo “Moda e territorio”, che aveva lo scopo di educare alla solidarietà, alla conoscenza di associazioni operanti nel territorio, dare visibilità alla scuola e – non da ultimo – crescere in professionalità.Prima tappa del percorso fu la visita al convento dei Cappuccini e alla Mensa dei Poveri, non da semplici persone curiose, ma coinvolgendosi nel servizio diretto. È in questo contesto che fra Luigi suggerisce l’idea della realizzazione dei grembiuli da dare in uso ai volontari e che riproducessero il logo della scuola e quello della Mensa. Da qui l’entusiasmo e il proliferare di idee, da assemblare e convogliare in un unico prodotto, da consegnare per la festa di san Francesco. Traguardo conseguito in modo splendido. Si tratta di un modello di grembiule in tessuto resistente di color verde intenso, con sulla pettorina un taschino per occhiali, con in sovrapposizione il logo della scuola e con una grande tasca all’altezza del ventre per asciugamano e cellulare, con sovra impresso il logo della Mensa, preparato per l’occasione da fra Gianni Bordin. Le tasche sono di color verde tenue. Due i modelli proposti, quello maschile con fettuccia regolabile a giro collo, e quello femminile con intreccio dietro la schiena, adattabili anche qui secondo le varie misure.Alla fine prendono la parola alcuni professori: Agata Coszach e Marco Luciano, coordinatori del progetto, Lucia Stacul, tecnico di laboratorio, e Paolo Vidoni di Stile e Moda, rappresentante delle imprese di settore. Tutti hanno lodato l’iniziativa dei giovani, incoraggiandoli a proseguire nel loro impegno, e hanno ringraziato ancora i Cappuccini per l’opportunità data per la loro crescita.Tutto poi si è concluso con un abbondante rinfresco.