Al vescovo Dino la Foglia d’oro
21 Novembre 2016
Nelle Giornate del ringraziamento che in questi giorni hanno caratterizzato le nostre comunità, c’è da registrare il premio “Foglia d’oro” che il Comune di Dolegna del Collio ha assegnato quest’anno all’arcivescovo emerito Dino De Antoni. Un riconoscimento, consegnatogli dal sindaco Diego Bernardis, che vuole sottolineare la vicinanza, o meglio l’amicizia, che il presule ha voluto sempre esprimere – sia da arcivescovo titolare che da emerito – nei confronti della comunità di Dolegna, raccogliendo puntualmente l’invito a partecipare alla Festa del ringraziamento. E anche quest’anno il presule non ha voluto mancare al tradizionale appuntamento di San Martino che ha richiamato nel piccolo centro collinare la gente dei campi oltre alle autorità provenienti dal tutta la provincia ma anche dai vicini paesi del Cividalese. Nel corso della manifestazione, coordinata dal giornalista Claudio Fabbro, da segnalare anche il premio “Falcetto d’oro” che la sezione della Coldiretti ha assegnato a Donne Impresa, il movimento che riunisce le imprenditrici. A ricevere così il riconoscimento è stata la leader nazionale di Donne Impresa, Lorella Ansaloni di Medolla, eletta nel 2013 alla guida dello speciale settore Coldiretti. Anche a Cormons è stata celebrata la Festa del grazie con una messa celebrata nel Duomo di Sant’Adalberto seguita nella vicina piazza 24 Maggio, dalla benedizione dei trattori agricoli e dai discordi delle autorità. Nell’omelia della messa monsignor Paolo Nutarelli ha sottolineato come la terra ci insegna che bisogna aspettare, “Tu irrighi, tu semini, ma devi aspettare – ha detto – Abbiamo bisogno di tempo, la terra ci dice che la logica del tutto e subito non ci porta da nessuna parte”. L’altro atteggiamento sottolineato dal parroco è” il prendersi cura, sia delle piante che per la vita di ogni giorno, prendersi cura degli altri e di noi stessi”. E poi c’è un terzo atteggiamento che è quello di trovare il giusto equilibrio. “La terra ha i suoi ritmi, oso dire i suoi riti – ha spiegato monsignor Nutarelli – che devono essere rispettati; penso alle stagioni, penso al tempo della semina, al tempo del raccolto e della vendemmia. Noi uomini moderni ci dimentichiamo che bisogna avere dei riti. I riti sono quei momenti che riescono a mantenere vive le relazioni di amicizia e di amore”. A conclusione dell’omelia il parroco ha sottolineato ancora come “la terra non ci appartiene, è un bene che ci è stato affidato. Ecco allora che i coltivatori sono coloro che praticano sia l’arte del coltivare che quello del custodire, sono i custodi di un territorio, i custodi del paesaggio rurale, della bellezza, quasi a sottolineare un comune orientamento alla vita tra chi lavora la terra e la terra che vive attraverso le loro fatiche., Credo che amare la propria terra sia uno stile di vite”.Domenica 20 ultimo appuntamento con il grazie della gente dei campi a Brazzano. Al termine della Messa delle 11, dopo la benedizione dei trattori e degli strumenti agricoli, seguirà il pranzo comunitario nei locali della Canonica. Sarà anche l’occasione per ringraziare monsignor Baldas per il suo prezioso servizio svolto in questi anni nella comunitàE sempre domenica 20 Capriva del Friuli ospita la Giornata provinciale del ringraziamento.
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