La povertà vista con gli occhi dei volontari della Caritas
23 Dicembre 2016
L’Avvento di quest’anno nella Collaborazione Pastorale di Cormòns è stato caratterizzato dalla solidarietà. La seconda domenica di Avvento è stata organizzata l’Amatriciana di Solidarietà per la comunità cristiana di Norcia colpita dal sisma di fine ottobre. Nella terza di Avvento si è celebrata la giornata della Caritas territoriale: con la raccolta delle borse della spesa che saranno distribuite alle famiglie in difficoltà. Abbiamo intervistato Daniela, una degli 11 volontari che prestano servizio al Centro di Ascolto e di Distribuzione della Caritas di Cormòns.Quante persone si rivolgono al vostro servizio? Che risposte potete offrire?Le famiglie che si rivolgono alla Caritas territoriale di Cormòns sono 80, di cui 45 sono italiane, per un totale di 215 persone circa di cui 77 bambini. Queste famiglie non sono solo della parrocchia di Cormòns, ma anche di Brazzano, Medea, Capriva, San Lorenzo Is., Dolegna, Borgnano, Mariano, Moraro e Mossa. La Caritas territoriale offre beni alimentari, vestiario e accessori per la casa. I beni alimentari sono forniti dal Banco Alimentare, dall’Alleanza Coop 3.0, dalla raccolta annuale nelle chiese nella domenica dedicata alla Caritas territoriale e da privati. Cerchiamo di risolvere i problemi economici mettendoci in rete con l’assistente sociale territoriali. Per situazioni molto difficili e complesse chiediamo aiuto al Centro di Ascolto della Caritas diocesana.Quali povertà incrociate nel vostro Centro di Ascolto e Distribuzione?Grazie al Centro di Ascolto, aperto nell’ultimo anno, ci siamo resi conto che non basta un aiuto materiale, ma le persone chiedono un luogo dove parlare liberamente soprattutto dei loro problemi. Il Centro di Ascolto poi riesce ad orientare le persone in disagio a scoprire le altre risorse e aiuti che il territorio può offrire dai servizi sociali, a quelli sanitari, ma anche del mondo del volontariato. Nell’ultimo anno sono aumentate le famiglie formate da una persona sola: ce ne sono 30. Sono persone separate, disoccupate con problemi legati alla dipendenza da sostanze ed alcool, ma anche anziani pensionati. Incontriamo poi prevalentemente famiglie in cui non c’è il lavoro o questo è molto precario. Ci sono perciò grosse difficoltà nel pagamento di bollette e affitti. Molte famiglie che seguiamo vivono in case non salubri che possono creare problemi di salute ai bambini. Alcune famiglie ci chiedono la fornitura di legna da ardere, perché non hanno riscaldamento.Di che cosa avete bisogno?Abbiamo bisogno di nuovi volontari, perché i bisogni aumentano. Faccio appello a tutte le persone di buona volontà, che hanno del tempo disponibile, a contattare la Parrocchia di Cormòns per offrirsi come volontari. Chiediamo, anche, che le persone ci donino scatolette di legumi, olio, tonno, caffè, zucchero, biscotti per i bambini. Per quanto riguarda gli altri beni ci mancano quelli per l’igiene della persona e della casa, nonché coperte, lenzuola, scarpe per adulti e bambini.
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