Padre Enzo Poiana ricordato con affetto nella sua Corona
25 Agosto 2017
Familiare e sentita, come ha ricordato il parroco don Michele e il Vice Rettore della Basilica di Sant’Antonio di Padova padre Giorgio Laggioni, così è stata la celebrazione nella chiesa di Corona nel primo anniversario della morte del compianto padre Enzo Poiana, concelebrata da una quindicina di sacerdoti tra i quali una delegazione dei frati conventuali della Basilica del Santo di Padova. “Certo – ha esordito il celebrante – davvero il sole si oscurò per tutti noi della Basilica del Santo, increduli e presi di sorpresa per un fatto così triste e inaspettato, un autentico “fulmime” abbattutosi nel bel mezzo dell’estate di un anno fa. Ma molto di più lo fu certamente per mamma Marisa, i familiari, gli amici, ma assaporammo anche il sole del mattino di Pasqua, nella sfolgorante attestazione di affetto per padre Enzo proveniente da tutto il mondo, perché in tantissimi angoli del mondo, dove si venera sant’Antonio di Padova, lui si era fatto conoscere e amare”. “E così è stato – ha continuato il celebrante – nuovamente ieri sera nella basilica patavina per la Messa di anniversario, letteralmente invasa di suoi estimatori e così è qui stasera in questa sua chiesa di Corona, tanto amata dove padre Enzo celebrò la sua prima Messa solenne, e poi l’ultima e sempre in occasione di una festa mariana, l’Immacolata e l’Assunta. Ma stasera, ha continuato padre Laggioni “vogliamo ringraziare il Signore per avercelo dato, per l’amicizia del nostro fratello, la passione e la fede che ha testimoniato a tutti noi, famiglia francescana e ai milioni di pellegrini che ha accolto e incontrato in undici anni di rettorato con tanta umanità e trasparenza di sguardo, vogliamo ringraziarlo perché dopo le tenebre ci fa gustare il sole della Pasqua. Egli ha saputo, conquistare il cuore di molti, lui, uomo di gran cuore, naturalmente e spontaneamente “cordiale”. Davvero padre Enzo è stato poi un dono per tutti, sempre disponibile ad accogliere le proposte nel realizzare momenti, eventi, e per quella sua particolare fantasia pastorale per il bene e la crescita nella fede del popolo di Dio, della città di Padova, dei fedeli di Sant’Antonio”.”Padre Enzo è stato ancora, come ha ricordato don Maurizio su Voce Isontina, il volto bello della Chiesa, questo volto ci accompagni, ci faccia soprattutto vivere e perseguire la fraternità, la bellezza dell’essere famiglia, fratelli e Chiesa, realtà che padre Enzo ha scoperto proprio nella comunità conventuale in cui fu inviato a Treviso da padre Bommarco”.Da queste righe un grazie a padre Giorgio per avere, con la sua omelia, dato voce anche a ciò che ha nel cuore chiunque abbia fatto un pezzo di strada con padre Enzo. Sul sagrato della chiesa c’è stato, quindi, un momento di fraternità organizzato dalle associazioni coronesi che ha dato modo di incontrarsi, rivedere volti amici, salutare i famigliari, in una parola essere comunità, in quella concretezza dell’umanità e delle relazioni che padre Enzo tanto amava e che sicuramente lo avrà fatto felice.
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