Bene comune: il contributo dell’Aci
6 Ottobre 2017
Una delle crisi più gravi del nostro tempo è quella del bene comune, ossia del vincolo di solidarietà sociale che lega tutti – quelli che hanno tanto e quelli che hanno poco – ad un unico destino. Forze potenti operano al fine di disgregare la solidarietà e negare il destino comune dell’umanità.Alle persone mature è chiesto di impegnarsi per un bene che va al di là degli interessi privati, trascende la faziosità ed è espressione di umana partecipazione. Si tratta di aiutare la società e la comunità, a partire dai piccoli ambiti territoriali, a ricostruirsi secondo una logica di cooperazione.Gli adulti dell’Azione Cattolica delle quattro diocesi del Friuli Venezia Giulia si incontrano a Gorizia domenica 15 ottobre 2017 per confrontarsi con alcuni amministratori locali sulla scelta della partecipazione e dell’impegno politico. Queste le domande del confronto: Perché giocarsi in prima persona a servizio del bene comune? Quanto le scelte quotidiane, apparentemente private, influenzano la vita sociale e politica del territorio e del Paese? In che modo la comunità e l’associazione mantengono un canale di collegamento con chi si impegna? Come “stare” nel conflitto e farne un’occasione di maturazione personale e comunitaria?Con questa ed altre iniziative, gli adulti di ACI intendono rispondere all’invito che il Papa Francesco ha rivolto all’associazione nel corso dell’assemblea nazionale: i cristiani sono chiamati ad impegnarsi nella politica. Quella -ha precisato- con la P maiuscola.Il dialogo è condotto da Luca Grion, docente di filosofia morale presso l’Università degli studi di Udine e direttore della Scuola di Politica ed Etica Sociale dell’Arcidiocesi di Udine.L’appuntamento avrà luogo domenica 15 ottobre alle ore 9.00 presso la sala riunioni della Fondazione Cassa di risparmio di Gorizia, in via Carducci a Gorizia.
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