Pellegrinaggio a Monte Grisa per lo Smom
20 Ottobre 2017
La memoria del beato Gerardo, fondatore nel 1113 della confraternita di San Giovanni con l’approvazione di Papa Pasquale II, e il XXII pellegrinaggio delegatizio sono stati l’occasione di ritrovo di una sessantina di membri e volontari del Sovrano Militare Ordine di Malta del Friuli Venezia Giulia al Tempio Nazionale Mariano di Monte Grisa. All’iniziativa hanno volentieri aderito anche alcuni membri dell’Ambasciata dell’Ordine presso la Repubblica di Slovenia. La giornata, che da 22 anni vede cavalieri, dame, volontari e signori ammalati riunirsi ad inizio ottobre per alcune ore di preghiera, studio, meditazione e convivialità è stata la prima guidata dal nuovo delegato, frà Nicolò Custoza de Cattani, cavaliere di giustizia professo di voti solenni. A norma degli statuti infatti nella primavera del 2017 la delegazione ha eletto il nuovo delegato, il vice-delegato, (confermando Carlo del Torre, cavaliere di grazia e devozione probando in obbedienza) e proposto al sovrano consiglio la terna per la nomina del cappellano capo, ruolo per cui è stato scelto mons. Arnaldo Greco dell’Arcidiocesi di Gorizia. E’ stato inoltre rinnovato il consiglio di delegazione, composto da cavalieri e dame di provata esperienza incaricati di aiutare il Delegato nel governo della stessa. Custoza nella conferenza introduttiva svoltasi nella sala “Beato Carlo I” attigua al santuario, ha ricordato come anche oggi l’ordine sia e rimanga essenzialmente religioso – laicale nelle sue radici: religioso perché si ispira al carisma di San Giovanni Battista e attinge alle virtù del Beato Gerardo fondatore, laicale perché è composto da laici che sono legati con gradualità diverse a quel carisma (a seconda del loro ceto di appartenenza), e che in nome del sacerdozio battesimale comune a tutti i fedeli proclamano nel mondo la bellezza di appartenere attivamente alla Chiesa di Cristo, come mirabilmente descrive la costituzione dogmatica Lumen Gentium del Concilio Vaticano II. Ecco che appaiono i due principi portanti dell’Ordine: la difesa della fede e la cura dei poveri, nei quali risplende il volto di Cristo sofferente: non quindi mera solidarietà o filantropia comuni a molte ONG, ma aiuto concreto arricchito dal sale del Vangelo annunciato a tutti attraverso l’attenzione ai fratelli più bisognosi, per la maggior gloria di Dio. La Santa Messa nel santuario è stata presieduta da mons. Arnaldo Greco e concelebrata dai cappellani della delegazione. Nell’omelia il celebrante ha ricordato le caratteristiche del Battista, che ci onora dell’essere nostro patrono, ovvero sobrietà di costumi, schiettezza di linguaggio verso la verità, coraggio di fronte alle vicende della vita, assunzione con consapevolezza del mandato di annunciare a tutti la presenza del Redentore, tutte qualità sulle quali ogni appartenente all’Ordine deve modellare la propria esistenza. Ha poi aggiunto che proprio per questi motivi Gerardo dedicò al Battista la confraternita che fondò per curare gli ammalati che arrivavano in Terra Santa, attuando quel “va’e fa anche tu lo stesso” che Gesù dice nella parabola del Samaritano. Da nove secoli, attraverso generazioni di Cavalieri che lo hanno amato e accresciuto, l’Ordine è sempre lo stesso, con le medesime finalità e oggi è in mano ad eredi che hanno il compito di custodirlo e trasmetterlo alle nuove generazioni. La trasmissione dell’Ordine ai giovani e il loro coinvolgimento è per questo motivo uno dei punti che a Custoza sta più a cuore nel governo della delegazione.Una delegazione, quella del Friuli Venezia Giulia, che ha tutte le carte in regola per continuare a far fronte con i propri cavalieri, dame, volontari e signori ammalati, al compito affidato derivante dal carisma giovannita con la preghiera e la testimonianza personale e con i prossimi eventi istituzionali, non ultimo il grande pellegrinaggio delle delegazioni italiane dell’Ordine alla Santa Casa di Loreto previsto per la fine del mese di ottobre.
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