Si preannuncia un 2018 denso di impegni e novità per l’Anffas

Sarà un 2018 denso di impegni, ma anche di belle novità, quello che si accinge a vivere l’Anffas Onlus di Gorizia. Grazie alla conferma del sostegno derivante dai fondi 8×1000 – che quest’anno vedrà assegnare all’associazione un contributo di 15.000 euro – continuerà ad offrire un servizio importante alle famiglie del territorio. “Il nostro Centro Diurno – ha commentato Mario Brancati, presidente di Anffas Gorizia – propone un sistema di accoglienza ai disabili dalle 15 alle 18, orario in cui il centro CISI non è operativo; rimaniamo poi aperti anche durante il periodo delle festività che ricorrono nell’arco dell’anno, dando così momenti di maggiore “respiro” alle famiglie che si prendono cura di un parente con disabilità mentale”.Il 2018 sarà poi un momento di festa per l’Anffas goriziana, ricorrendo i 50 anni di attività di questo punto di riferimento sul territorio. Quasi a celebrare l’anniversario è arrivata anche una nuova sede per l’associazione, che dagli spazi dell’Istituto Contavalle si è spostata nelle scorse settimane nella nuova struttura, più moderna e ampia, in via III Armata 137, avendo così la possibilità di offrire un servizio ancora più strutturato agli attuali 18 ragazzi che ne beneficiano quotidianamente e alle circa 70 famiglie associate.Non mancheranno poi, nei prossimi mesi, momenti di festa e incontro per i 50 anni di attività: in aprile, venerdì 6, verrà offerto alla città un concerto – ospitato al Teatro Verdi – con l’Orchestra civica di fiati “Città di Gorizia” del maestro Magnarin e con il coro “Freevoices” di Manuela Marussi. Nella giornata di sabato 7 aprile, alla Fondazione Carigo, si terrà un momento di incontro, che vedrà la presenza anche del presidente nazionale dell’Anffas Onlus, Roberto Speziale.Sempre nei prossimi mesi verrà inoltre consegnato all’Azienda per i Servizi Sanitari un lavoro, svolto proprio dai ragazzi del Centro Diurno sotto la guida di un tecnico esperto, che vede la ristesura della Carta dei Servizi in linguaggio facile da leggere, ideale per persone affette da disabilità ma anche dall’utenza anziana. “Verrà lanciato poi il “Progetto Delfino” – ha aggiunto Brancati – attraverso il quale l’Ospedale di Gorizia sarà il primo in regione a dotarsi di percorsi speciali con i quali ricevere le persone con disabilità intellettive e un “Punto Verde” loro riservato, dove verranno accolti e quindi guidati al servizio necessitato. Anche al Pronto Soccorso ci sarà un codice speciale per evitare loro una permanenza troppo prolungata, che potrebbero non saper gestire”.