La felicità non è un divano
1 Dicembre 2017
Il tema pastorale scelto quest’anno dalla nostra Chiesa diocesana, in occasione del Sinodo dei Giovani, è proprio riflettere su come possiamo essere una comunità di discepoli di Gesù in cui i giovani siano protagonisti. Il Papa nell’ultima Giornata Mondiale della Gioventù ha evidenziato il rischio di confondere la felicità con un divano presente in tante persone del nostro tempo, compreso i giovani. Il Vangelo della 1° domenica di Avvento ci chiede di vegliare di stare vigili di non addormentarci.”Mi piace chiamarla la paralisi che nasce quando si confonde la felicità con un divano / kanapa! Sì, credere che per essere felici abbiamo bisogno di un buon divano. […] “E perché succede questo, Padre?”. Perché a poco a poco, senza rendercene conto, ci troviamo addormentati, ci troviamo imbambolati e intontiti. […] Sicuramente, per molti è più facile e vantaggioso avere dei giovani imbambolati e intontiti che confondono la felicità con un divano; per molti questo risulta più conveniente che avere giovani svegli, desiderosi di rispondere, di rispondere al sogno di Dio e a tutte le aspirazioni del cuore. Amici, Gesù è il Signore del rischio, è il Signore del sempre “oltre”. Gesù non è il Signore del confort, della sicurezza e della comodità. Per seguire Gesù, bisogna avere una dose di coraggio, bisogna decidersi a cambiare il divano con un paio di scarpe che ti aiutino a camminare su strade mai sognate e nemmeno pensate, su strade che possono aprire nuovi orizzonti, capaci di contagiare gioia, quella gioia che nasce dall’amore di Dio, la gioia che lascia nel tuo cuore ogni gesto, ogni atteggiamento di misericordia.” (Dal discorso del Santo Padre alla Veglia di preghiera con i giovani – XXXI Giornata Mondiale della Gioventù)Ci sono, però molti giovani, anche nella nostra Diocesi, che osano mettersi a servizio. Pensiamo a quanti animatori, educatori ci sono nelle nostre comunità parrocchiali, accanto a loro ci sono diversi giovani che si impegnano come volontari a prestare servizio alle persone in povertà ed esclusione. In questo tempo di Avvento vi presenteremo alcune loro testimonianze.
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