Una serata storica per il 90° dell’organo

“Prima ancora di affrescare la chiesa parrocchiale, costruita dopo la Grande Guerra, di fatto ad appena sei mesi dalla sua consacrazione, la comunità parrocchiale di allora, guidata dal grande e indimenticabile parroco mons. Eugenio Pividor, con grande impegno e sforzo economico, sentì il bisogno di darsi uno strumento a servizio della bellezza della liturgia commissionandolo alla ditta Domenico Malvestio e Figlio di Padova”. Con queste parole don Maurizio Qualizza ha salutato le oltre duecento persone presenti alla serata. Ha poi aggiunto che non si poteva passare questa data in sordina, dopo aver festeggiato i novant’anni della consacrazione della chiesa, se non altro quale riconoscenza di chi novant’anni fa a costo di enormi sacrifici ha fatto tanto con fede e amore. È stata veramente una bella festa il concerto per il 90° dell’inaugurazione dell’organo della chiesa parrocchiale. La chiesa gremitissima di persone venute da più parti della diocesi, hanno vissuto con emozione, sottolineata da tanti applausi una serata storica. La serata ha avuto inizio, dopo il benvenuto di don Qualizza, con la puntuale presentazione dei cori e dell’organista da parte di Maia Monzani. Invece il benvenuto corale agli ospiti è stata dato dal nuovo gruppo vocale “Decanters”, cui è seguita l’esibizione del festeggiato, l’organo, grazie alla competenza e passione del maestro Beppino delle Vedove, organista titolare della Cattedrale di Udine.  I brani scelti per la serata comprendevano pezzi famosi di Bach, e dei compositori friulani Giovanni Battista Candotti e Giovanni Pigani, colui che l’8 gennaio del 1928 inaugurò l’organo di Mossa. Ma apprezzatissima è stata l’esecuzione della Cappella Musicale della Cattedrale di Udine, diretta dal nuovo direttore M° Davide Basaldella che ha eseguito brani sempre di Candotti, di Jacopo Tomadini, il possente “Ecce sacerdos Magnus” del Pigani concludendo con un altrettanto possente “Tu possiedi” di Albino Perosa a motivo degli applausi che non finivano.Al termine, dopo le parole di compiacimento del parroco don Valter, sono state consegnate le targhe ricordo e il vino dell’amicizia, dono dell’Azienda Komjanc, ai cori e all’organista e il riconoscimento all’artista Herko e alla moglie Marija della parrocchia di Biljana nel Collio sloveno che quest’anno hanno realizzato il presepe “Natale senza confini”.Un ricco momento conviviale ha poi accolto, nell’ampia sala parrocchiale, tutti i partecipanti tra i quali ospiti, cantori, organisti delle parrocchie della diocesi per un momento di vera fraternità.