Ambiente: la Regione conferma attenzione all’economia circolare
30 Gennaio 2018
La necessità di considerare il ‘ciclo integrale dei rifiuti’ e la realizzazione di una nuova gestione dei beni e dei prodotti partendo dal momento della loro produzione alla fase finale di recupero o di smaltimento sono stati gli elementi cardine del convegno ‘Retracking. Verso l’economia circolare: la tracciabilità dei manufatti in Compositi fibro rinforzati’, al quale è intervenuto l’assessore regionale all’Ambiente.Durante l’evento, che ha segnato l’avvio del Progetto Interreg Italia-Slovenia dedicato alla gestione dei rifiuti in un’ottica di sviluppo sostenibile e del quale il Polo tecnologico di Pordenone è lead partner, è stato presentato e promosso l’utilizzo di nuove tecnologie per la tracciabilità e il riciclo dei manufatti compositi fibro rinforzati (Cfr), in particolare la vetroresina, al fine di ridurne i costi e renderli riutilizzabili nell’impiego di nuovi prodotti ecocompatibili.È stato quindi confermato l’impegno della Regione per lo sviluppo e la diffusione di un approccio nella produzione, nel riciclo e nello smaltimento dei rifiuti in linea con le normative nazionali ed europea. Per favorire lo sviluppo di un’economia circolare in Friuli Venezia Giulia, capace di creare posti di lavoro tutelando allo stesso tempo l’ambiente, la Regione ha infatti ha approvato nel 2016 il Programma regionale di prevenzione della produzione dei rifiuti, che spazia dalla lotta agli sprechi alimentari, alla gestione dei rifiuti biodegradabili, alla valorizzazione dell’acqua pubblica, fino alla gestione sostenibile dei materiali da costruzione. Azioni per le quali sono stati messi in campo contributi destinati agli enti locali per la realizzazione e l’allestimento dei centri di riuso, e ad associazioni e istituti scolastici e universitari per la realizzazione di manifestazioni ecosostenibili e l’acquisto di compostatori elettromeccanici.Inoltre, l’Amministrazione regionale ha istituito un tavolo di lavoro inter-direzionale col compito di coordinare, gestire e monitorare in modo strutturato ed armonico le azioni di prevenzione per sviluppare l’economia circolare in tutto il Friuli Venezia Giulia. Un ambito nel quale è stata giudicata rilevante la promozione della simbiosi industriale, attuata attraverso la definizione di specifiche filiere per l’utilizzo dei sottoprodotti quali materie prime da usare in successivi processi di produzione. Se utilizzati come sottoprodotti i rifiuti speciali possono infatti essere valorizzati e utilizzati come materie prime anche ad elevato valore aggiunto e proprio su questo tema è stato attivato uno specifico tavolo di lavoro al quale partecipano le associazioni di categoria.Infine, è stato ricordato durante il convegno, la Regione ha varato lo scorso anno la ‘Disciplina organica della gestione dei rifiuti e principi di economia circolare’ (legge regionale 34/2017) che promuove azioni di governance rispettose dell’ambiente e integrate con il tessuto sociale ed economico, al fine di rendere il Friuli Venezia Giulia sempre più attento all’ecologia e orientato alla green economy.
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