L’inarrestabile crisi del commercio

È un dato di fatto che la crisi nel commercio sta attanagliando la nostra regione. Anche Cervignano ciò è evidente. Ma la città sta cercano delle strategie per reagire. È notizia che a breve nascerà la consulta delle attività economiche; si tratta di una fucina di idee che saranno attuate per migliore il tessuto economico locale. Si vuole accorciare le distanze tra le istituzioni e le realtà economiche favorendo la fruibilità dei servizi locali. Pur con la accennata crisi, si registrano delle nuove aperture e dei subentri. Analizzando i dati relativi all’ultimo trimestre 2017, diffusi dall’ufficio commercio del Comune, si può notare come abbiano aperto in tutto 12 nuovi negozi (5 sono subingressi). Le chiusure, invece, sono 13 (4 subingressi). I dati parlano di 3 variazioni per quanto concerne lo stato societario, un trasferimento, una variazione di denominazione e una momentanea sospensione di attività. Il bilancio della realtà cervignanese parla dell’innegabile chiusura di alcune realtà. Anche se vi sono stati diversi subentri o spostamenti. Leggendo meglio la realtà locale, va precisato che, talvolta, si cercano dei locali più ampi o maggiormente sostenibili per il costo dell’affitto, che nelle zone centrali talvolta è molto elevato. Non mancano, quindi, anche giovani imprenditori, che credono nel settore. Ovviamente le strategie non devono essere dei singoli, ma piuttosto pianificate a livello di gruppo, avendo la capacità di sapere leggere al contempo i segnali che provengono dal territorio. Il lavoro di gruppo, la capacità di fare squadra, sono tutti elementi che possono fornire utili indicazioni. Cervignano sta andando in questa direzione.I cittadini, poi, devono essere sensibili ed acquisire maggiore consapevolezza che soltanto vivendo e partecipano attivamente alle proposte che si realizzeranno durante l’anno potranno contribuire a mantenere vivo il tessuto urbano.