Parrocchie protagoniste nell’accoglienza
9 Febbraio 2018
In seguito all’aumento dei richiedenti asilo che varcano quotidianamente giungono a Gorizia, l’arcivescovo Carlo durante la riunione indetta lo scorso 9 gennaio con i consigli pastorali di Gorizia e S. Andrea nella sala Incontro di S. Rocco, ha invitato le parrocchie cittadine a coinvolgersi ancora di più nell’assistenza dei migranti privi di ogni di convenzione con le istituzioni pubbliche.L’invito di mons. Redaelli ha aperto un articolato dibattito, concluso con la formulazione di una serie di disponibilità. Sin da quando, lo scorso 13 dicembre, la Chiesa diocesana ha aperto al “Contavalle” la tensostruttura che offre 60 posti letto, i volontari di diverse associazioni si sono impegnati a garantire tre pasti caldi al giorno ma anche la proposta di un corso di lingua italiana ed di uno di “diritto” per far conoscere ai migranti le basi della nostra società. “Ciò che mi ha spinto a donare il mio tempo a questa preziosa causa – ci ha confidato uno dei volontari – è stato un evento accaduto all’incirca due anni fa quando una mia cara amica, già da tempo volontaria in questo campo ha avuto modo di presentare la sua esperienza durante un programma televisivo; le sue parole mi hanno fatto comprendere quanta necessità ci sia di persone disponibili a prestare il proprio servizio. E così mi sono impegnato dapprima alla Madonnina. In seguito la mia strada si è diramata in altri interventi fino al soccorso dei migranti della Galleria Bombi. Da quando i richiedenti asilo sono stati cacciati dalla galleria, come volontari ci siamo dati da fare per poter prestare loro aiuto nelle loro nuove condizioni. Durante la recente riunione col vescovo, mi sono offerto come referente della mia parrocchia per coordinare gli interventi con l’impegno anche ad una sensibilizzazione che portasse a trovare nuovi volontari. E così, durante la messa parrocchiale di due settimane fa, ho avuto modo di presentare questa esperienza lanciando un appello che è stato accolto da alcune persone che si sono messe subito a disposizione. Mi auguro che si tratti di una strada che altri percorreranno”.
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