La fedeltà dell’aver cura: dialoghi intorno alla famiglia di oggi

Venerdì 8 giugno si è tenuto a Gradisca l’incontro dal titolo “La fedeltà dell’aver cura  – La famiglia oggi” a cui hanno partecipato la dott. ssa Gabriella Burba, sociologa, e la dott. ssa Giuseppina De Simone, docente di etica generale e filosofia della religione della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia meridionale e di teologia fondamentale e filosofia della religione all’Issr Giovanni Duns Scoto di Nola (Na). Moderatore della serata Guido Baggi, giornalista e presidente in carica del consiglio di disciplina dell’Ordine dei giornalisti del Friuli Venezia Giulia.L’incontro, organizzato in collaborazione tra Pastorale famigliare e Azione Cattolica, ha spaziato nell’oggi, in una  realtà, in cui i legami famigliari stanno lasciando il passo a nuove forme  sociali allargate, nuove forme famigliari, a cura della dott.ssa Burba.Il dialogo con la  la dott.ssa De Simone ha narrato della famiglia  come di un luogo in cui il cuore (e dunque gli affetti) e la cura (che porta con sé la fedeltà) non sono solo termini consonanti a livello linguistico, ma obiettivi concreti e possibili, anche in un’epoca in cui si dice che manchino punti di riferimento e sembra si faccia fatica a vivere le relazioni di coppia con responsabilità. Ma ha anche riportato nella centralità del rapporto famigliare il sogno, come capacità di costruire cose buone, la convivenza nella differenza e il senso del tempo.Le relazioni famigliari sono quindi il “primo ” banco di prova in cui si sperimentiamo le relazioni sociali, in cui si impara a gestire il conflitto, luogo in cui ci si rende conto che le relazioni non percorrono una sola via, ma il percorso è intergenerazionale, e ha un senso proprio perché ti riconduce alla scoperta dell’umano.La nutrita ed interessata partecipazione del pubblico, testimoniano quanto l’argomento trattato sia sentito. Torneremo quindi presto ad approfondire quanto emerso durante l’incontro.  Un sentito ringraziamento viene espresso dagli organizzatori anche attraverso Voce Isontina al Comune di Gradisca per la disponibilità e l’accoglienza che ci ha riservato.