Gorizia 18/18: da teatro di guerra a laboratorio di pace
8 Agosto 2018
Si si avvicina a grandi passi a quella che sarà la fine delle manifestazioni commemorative dei 100 anni dalla Prima Guerra Mondiale. Tra il resto del 2018 e la prima metà del 2019 il Comune di Gorizia, in collaborazione con l’Istituto di Sociologia Internazionale di Gorizia, l’Associazione “èStoria” e il Gruppo di Ricerca storica “Isonzo” promuove un ambizioso progetto che ingloberà in sé cultura, turismo, associazionismo, Università, sport ed enogastronomia, coinvolgendo oltre al territorio cittadino e isontino anche quello regionale, fino in Veneto, interessando i Comuni di Nova Gorica e Šempeter – Vrtojba e toccando anche Austria e Ungheria.”Gorizia 18/18: da teatro di guerra a laboratorio di pace”, questo il titolo del progetto, ha ottenuto un finanziamento di 75mila euro dalla Regione Friuli Venezia Giulia, puntando a mettere in luce le peculiarità e l’evoluzione del confine goriziano negli ultimi cento anni, evidenziando come questo territorio – superando grandi sofferenze, divisioni e rancori – si sia trasformato appunto da principale palcoscenico della Grande Guerra a laboratorio di pace e integrazione europea.Saranno quindi un centinaio gli eventi che, da qui a giugno 2019 – momento in cui si ricorderà la firma del Trattato di Versailles – costelleranno l’offerta culturale goriziana e che vedranno l’apice con l’incontro istituzionale internazionale tra Italia, Slovenia, Austria e Ungheria, che si incontreranno in uno dei luoghi simbolo del primo conflitto mondiale: il Sacrario di Oslavia. Proprio in quest’occasione gli studenti del corso in Scienze internazionali e Diplomatiche dell’Università di Trieste saranno coinvolti in una simulazione del consesso che licenziò il trattato di Versailles, attualizzandolo e rielaborandolo in quella che sarà la “Carta di Gorizia”, una sorta di messaggio ai governanti dei vari Stati a usare di più lo strumento della diplomazia. Accanto a loro anche l’Università di Udine che, con il corso di Relazioni Pubbliche, proporrà – ad ottobre 2018 – degli studi sull’utilizzo che veniva fatto della propaganda lungo il conflitto, indagandone i cambiamenti e le peculiarità.Addentrandosi nel programma – sempre in divenire – i prossimi appuntamenti vedranno a Gorizia, presso il Parco del Comune, Massimo Bubola con il suo concerto “Da Caporetto al Piave”, il 21 agosto, seguito – sempre al Parco – il 31 dello stesso mese da “Da Caporetto a Vittorio Veneto: vincitori e/o vinti. Donne di pace in un’alba di guerra”, spettacolo curato da Thema Teatro di Vicenza.Settembre si aprirà all’insegna dello sport internazionale con “Gorizia in 4 Lingue”, torneo giovanile internazionale e multisportivo, in programma dal 7 al 9, e i “Giochi Alpe Adria”, il 12 e 13 settembre, che si svolgeranno a Gorizia e Nova Gorica. Il capoluogo isontino a settembre sarà anche teatro della “Borsa del Turismo della Grande Guerra”, dal 20 al 22 settembre al Castello mentre, all’interno di Gusti di Frontiera, verrà presentato uno dei molti appuntamenti enogastronomici di “Gorizia 18/18”: “Il strucolo della pace”, curato dall’Accademia italiana della Cucina – Sezione di Gorizia.Ad ottobre si potrà assistere alla cerimonia commemorativa, curata dall’Associazione Nazionale Alpini, il 24 del mese al Sacrario di Oslavia, seguita martedì 28 dall’incontro – dibattito “Europa a fine guerra” tra Sergio Romano e Georg Meyr al Teatro Verdi.Questi solo alcuni dei tanti appuntamenti che tracceranno l’arrivo alle celebrazioni conclusive del centenario e che coinvolgeranno – oltre alle associazioni ed enti già citati – anche il Consorzio Collio, l’Associazione Gorizia a Tavola, la Filologica Friulana.
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