Curare l’accoglienza quotidiana
26 Settembre 2018
La nostra Comunità Pastorale è formata da tre parrocchie contigue della città di Gorizia, animate da una comunità religiosa di Salesiani.Inizialmente ai Salesiani era stata affidata, nel 1972, la parrocchia di San Giuseppe Artigiano in Straccis; in seguito un salesiano fu incaricato anche per la parrocchia di San Pio X; infine, dal 1988, si aggiunse anche la parrocchia dei Santi Vito e Modesto in Piazzutta.Con l’assegnazione di quest’ultima, per volontà dell’allora Arcivescovo, le tre parrocchie – prima indipendenti – iniziarono un percorso di Unità Pastorale, con l’obiettivo di affidare ad un’unica comunità religiosa la loro animazione, pur mantenendo le singole identità. Il cammino non è stato né semplice né spontaneo, perché unire le forze di tre realtà distinte richiede a tutti la capacità di superare alcune barriere – soprattutto mentali – e la disponibilità di fare posto all’altro, affinché ognuno si senta protagonista attivo nella comunità e l’unificazione non risulti solo un’imposizione dall’alto. Nel corso degli anni abbiamo vissuto successi e insuccessi, che ci hanno portato pian piano a capire come strutturare la nostra realtà, anche se ci rendiamo conto che non esiste una ricetta unica e definitiva.Una serie di eventi vissuti nell’anno 2013 ci hanno aiutato a fare dei passi più decisi verso l’unità: in ottobre una Missione Popolare, animata dai Frati Cappuccini, ha portato molteplici stimoli alle nostre tre comunità; a fine novembre c’è stata la visita dell’Urna di Don Bosco, momento forte di preghiera e riflessione, sia personale sia comunitaria; nel contempo abbiamo stilato i nostri “Atti della Comunità Cristiana”, accogliendo l’invito della lettera pastorale “Chi è la Chiesa”: è stata una bella occasione di confronto che ci ha permesso di evidenziare alcune dinamiche presenti nelle nostre realtà, con i vari punti di forza e di fragilità.Abbiamo capito che, per intensificare il nostro cammino verso l’unità, è necessario curare maggiormente l’accoglienza di chi incontriamo nella quotidianità, attraverso una testimonianza evangelica rivolta a tutti, sia credenti sia non credenti. Abbiamo sentito perciò il bisogno di crescere e maturare come comunità che testimonia con la vita la scelta del Vangelo, e non solo attraverso la partecipazione individuale alla Messa domenicale. Sono state quindi proposte alcune attività comuni tra le tre parrocchie – celebrazioni liturgiche, incontri di formazione e momenti di tempo libero da vivere insieme – per creare maggior conoscenza e partecipazione. In particolare, sono state molto significative le esperienze fatte da alcuni gruppi di adulti che hanno sentito il bisogno di incontrarsi per riflettere e pregare attorno alla Parola di Dio.La riflessione degli ultimi anni ha fatto sorgere l’esigenza di cambiare la denominazione della nostra realtà unitaria in “Comunità Pastorale Don Bosco”, che ci pare più rispondente a quanto vogliamo realizzare tra le nostre tre parrocchie: “Comunità Pastorale” perché desideriamo essere persone che, pur con i loro limiti e le loro difficoltà, cercano di vivere la comunione (più che una realtà di fatto, è un programma); “Don Bosco” ci richiama alla radice salesiana della nostra comunità, non solo perché affidata a una comunità di Salesiani, ma perché cerchiamo di fare nostro il suo stile educativo e il clima di famiglia, con attenzione particolare ai giovani, in un territorio abitato prevalentemente da ceti popolari.Negli ultimi anni ci siamo resi conto che era necessario dare più consistenza e organicità al nostro intervento educativo e pastorale, consapevoli del fatto che la nostra disponibilità e generosità sono elementi necessari ma, da soli, non sufficienti.Abbiamo, perciò, elaborato un Progetto Pastorale che tracciasse il cammino comune delle nostre tre parrocchie, le cui linee di azione si articolano su quattro ambiti:
L’AnnuncioNelle nostre parrocchie è necessario curare in modo particolare la testimonianza gioiosa del Vangelo, a partire dal primo annuncio, promuovendo percorsi formativi permanenti di educazione alla fede per tutte le fasce d’età.
La CaritàCi rendiamo conto che anche nelle nostre tre comunità sono presenti molti tipi di povertà – economiche, morali, spirituali… -, che coinvolgono tutte le fasce d’età. Vorremmo migliorare la nostra attenzione verso di esse, ma sovente dobbiamo costatare che le forze disponibili sono insufficienti. Comunque nelle nostre parrocchie opera un gruppo Caritas, che costituisce un importante strumento di animazione e una voce che ci interpella e sollecita continuamente.
La FamigliaSiamo convinti che il bene della famiglia sia fondamentale per il bene della Società e della Chiesa, per cui abbiamo deciso di promuovere un accompagnamento delle famiglie, in particolare per quanto riguarda l’educazione dei figli e il superamento di problematiche relazionali; un accompagnamento che si traduce anche in proposta di spiritualità e di fede, che valorizzi la scelta matrimoniale come vera vocazione e cammino di santità.
I GiovaniLa nostra Comunità Pastorale si è sempre caratterizzata nella Chiesa Goriziana per una particolare attenzione al mondo giovanile. Con interesse cerchiamo di seguire i cambiamenti e le dinamiche che avvengono nel mondo giovanile, mettendoci in ascolto delle loro istanze e sostenendoli nelle loro proposte e iniziative, affinché possano diventare protagonisti delle nostre comunità.La sofferta e inaspettata chiusura del convitto “San Luigi” ha innescato nuove dinamiche e soluzioni che, anziché ridurre, hanno incrementato le attività giovanili precedentemente avviate.
Restiamo, in conclusione, una comunità in cammino, con le sue luci e le sue ombre. Una comunità che cerca di essere accogliente verso tutti, che si impegna a testimoniare il Vangelo nel mondo, rendendosi attenta ai suoi cambiamenti per essere il più possibile incisiva nella sua azione pastorale.
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