Ex mulino Variola: area da riqualificare
1 Ottobre 2018
È notizia di questi giorni del crollo di una parte del tetto dell’ex Mulino Variola di Cervignano, ormai da molti anni completamente abbandonato. La zona, molto degradata, lamentano i residenti della zona, è spesso frequentata da persone che trascorrono il loro tempo bivaccando. È stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco del distaccamento di Cervignano per verificare la staticità anche degli altri edifici presenti nell’area interessata dall’evento. La zona è pericolosa e il rischio è quello di ulteriori crolli di altre strutture. I residenti fanno sapere che si sono verificati atti vandalici, perpetrati in diverse occasioni anche ai danni di chi risiede nei pressi del sito. Proprio con lo scopo di porre in sicurezza tutta l’area interessata, il sindaco di Cervignano ha firmato un’ordinanza con la quale ha chiesto alla proprietà, la ditta Rizzani De Eccher, di provvedere in merito.A seguito del cedimento di una porzione di un tetto si è svolto anche un sopralluogo dei vigili del fuoco. E il documento che è stato stilato ha posto in evidenza la necessità di agire quanto prima ponendo in sicurezza i fabbricati e anche per ripristinare la recinzione dell’area, in modo da impedire l’ingresso alle persone non autorizzate. L’amministrazione comunale vorrebbe riprendere e considerare un precedente piano urbanistico, di concerto con la proprietà, per poter sistemare l’area, sia tramite un intervento edilizio sia mediante una corretta valorizzazione ambientale. Tale progetto intende intervenire in modo definitivo ed efficace in una zona molto degradata della città. Nello specifico, si potrebbero realizzare dei nuovi insediamenti abitativi in un contesto ambientale che potrebbe essere adeguatamente valorizzato, perché nei pressi delle sponde del fiume Aussa che scorre nel tratto abitato della città. L’area, molto centrale, garantirebbe, inoltre, di poter ricucire l’evidente strappo che attualmente sussiste con il resto del contesto urbano cittadino cervignanese. L’intervento ipotizzato potrebbe vedere coinvolti da un lato l’amministrazione comunale e dall’altro la proprietà, con innegabili vantaggi a favore della collettività.
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