Maquillage in vista per l’area di via Carnia

L’area lungo la strada regionale 352, in via Carnia, a Cervignano, appare molto degradata ed è stata inserita nel piano regolatore come zona a rischio archeologico e sarà finalmente sistemata. Il sindaco, Savino, ha firmato un’ordinanza. Va precisato che nel 2012, all’interno dell’area, dove la ditta proprietaria, che ha sede fuori regione, avrebbe dovuto realizzare un distributore di benzina, furono trovati alcuni resti di una fornace rinascimentale. Si trattava, secondo gli esperti, di una delle uniche strutture in regione. Il ritrovamento era avvenuto prima del cimitero della frazione di Muscoli, nel cantiere allestito per la realizzazione di un distributore di carburanti. Nel medesimo, poco tempo prima, erano state rinvenute, con la segnalazione dell’associazione Cervignano Nostra, delle testimonianze archeologiche di epoca romana. L’intervento degli archeologi aveva permesso il recupero dei reperti. Non essendoci resti strutturali di grandi dimensioni, la Soprintendenza aveva concesso l’autorizzazione a procedere con i lavori. Dal 2012 tutto è rimasto bloccato e l’area si presenta degradata e pericolosa, con erba incolta, rifiuti e sporcizia di vario genere.I residenti e coloro che percorrono la pista ciclabile, avevano segnalato più volte il problema all’amministrazione civica.A distanza di tempo la ditta che aveva avuto la concessione per la realizzazione del distributore di carburante non ha portato avanti il progetto e il cantiere è rimasto in stato di avanzato abbandono. Così, di fronte a un’ulteriore richiesta di proroga presentata dall’azienda, il Comune ha risposto questa volta picche. Con il risultato che l’amministrazione imporrà all’azienda il ripristino dello stato del luogo come in origine. Non solo, ma anche del percorso della pista ciclabile, che era stata danneggiata durante la fase di attuazione dell’intervento.Si provvederà anche alla sistemazione della rete di recinzione della pista ciclabile, che attualmente è inutilizzabile. La città di Cervignano si riapproprierà, a breve, di una piccola porzione di territorio da troppi anni degradata e, soprattutto, all’ingresso dal lato nord.