Chiamati a rinnovare la speranza
19 Dicembre 2018
Le Comunità cristiane del centro città si sono poste ancora una volta dinanzi al Cristo del Natale, per riproporre il dono della Sua venuta dentro la complessità, i problemi e le storture, le speranze e le risorse della nostra realtà cittadina.Ci siamo posti di fronte ai fatti di disumanizzazione che ci coinvolgono.Vorremmo riflettere, prendere consapevolezza ed agire, per poter dare il nostro contributo al superamento di criticità e di disumanità evidenti anche nella nostra città:- Quando si alimenta una percezione di paura assolutamente inventata;- Quando si fanno affermazioni false e gratuite rivolte agli stranieri;- Quando si rifiuta di sapere per farci piuttosto accarezzare l’istinto del condannare, rifiutare e creare gli scarti della società;- Quando si rifiuta la vita che nasce;- Quando rubiamo la speranza ai nostri giovani e impediamo loro di avere esperienza di autonomia-Quando si mortificano e si umiliano le persone che passano a miglior vita, sbrigando i defunti come una seccatura da rimuovere presto e senza una preghiera di accompagnamento;- quando si sprecano le risorse familiari o degli stessi anziani per rincorrere le follie del gioco;- quando ci si rifugia dentro il proprio egoismo, sempre insoddisfatto comunque, negandosi all’aiuto di chi potrebbe così risollevarsi dalla miseria e dalla disperazione.Ci è caro ripetere a noi e a tutti che il Natale di Gesù è la festa di coloro che – anche in città – si impegnano per dare fondamenta all’umanizzazione.Così Natale è anche la festa – dei genitori che si spendono (molto più che spendere) per educare i figli;- degli educatori che hanno speranza nel futuro- di coloro che vogliono sapere i problemi per tentare di risolverli non con lo sdegno che rifiuta ma con l’indignazione che provoca risposte;- di coloro che assicurano accoglienza con gesti concreti e continuativi per alleviare le sofferenze di chi non ha la casa, non ha caldo, non ha vicinanza.In questi giorni siamo chiamati a guardare con ammirazione e con gratitudine a tutti coloro che rendono più umana la nostra città: rendono attuale il Natale di Gesù. In questi giorni siamo chiamati a rinnovare la speranza perché Dio desidera che ciascuno di noi viva a pieno l’umanità come ha fatto Gesù. In questi giorni siamo inviati ad allenarci al senso di umanità, in modo che ogni giorno dell’anno possiamo guardare ad ogni persona come ad un nostro fratello e sorella in umanità.
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