“Anch’io mando voi”
8 Marzo 2019
La risurrezione, che in ogni uomo si realizzerà definitivamente quando il tempo sarà compiuto, già ci appartiene con il dono della vita e del battesimo. Con il battesimo non è la morte fisica che è stata sconfitta, ma quella del peccato ovvero sconfitta è l’idea che la vita è una breve esperienza temporale che chiede di essere vissuta per affermare se stessi quanto più possibile, in ogni dimensione dell’esperienza umana, anche se a scapito del prossimo! Il peccato è sempre possibile che sia presente nell’esperienza umana e ciò accade quando la nostra affermazione personale e sociale (affettiva o lavorativa che sia) venga pensata ed attuata in forma egocentrica o, peggio ancora, egoista. Come fare ad amare il prossimo come se stessi, senza l’aiuto di Dio? Senza la forza della resurrezione che sconfigge ogni paura di perdere la propria vita quando generosamente la vogliamo dedicare agli altri e non solo a noi stessi o per i nostri interessi? Le diverse forme del peccato si sviluppano a partire dalla paura che donare se agli altri sia alla fine un perdere se stessi. Gli altri avanzano, approfittando di me, io no. Questa è la paura che genera egoismo.Essere missionari è invece vivere della resurrezione di Gesù che toglie la paura di donarsi agli altri. Se donare è possibile solo se si riceve più di quanto si dà, allora senza la forza della resurrezione – per noi credenti significata nell’eucarestia ma che non si riceve solo attraverso di essa! – l’uomo non può vivere donando. In questo tempo di quaresima che la Chiesa ci offre per riscoprire la bellezza della propria vita donata per amore di sé e degli altri (mai l’una senza l’altra!) facciamoci ascoltatori della Parola che crea e rigenera la nostra vita. Soprattutto attraverso il Vangelo nella Sacra Scrittura. Vivendo dell’ascolto di Gesù e nutrendoci di Lui siamo trasformati nella sua opera missionaria, quella di realizzare il Regno di Amore e di Pace. “Anch’io mando voi” è anche un piccolo e semplice sussidio preparato dalla diocesi per riscoprire la missione alla quale ciascuno è chiamato amando se e il prossimo con la forza di Gesù risorto.
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