Gradisca riscopre il suo archivio parrocchiale
13 Dicembre 2014
L’Archivio storico della Parrocchia di Gradisca è stato messo sotto tutela dalla Soprintendenza Archivistica del Friuli Venezia Giulia nel 2010 perché dichiarato di grande interesse storico. Il patrimonio documentario esistente è notevole ed è un unicum per il nostro territorio: i documenti più antichi sono datati 1535 e l’insieme delle carte copre cinque secoli di storia della città di Gradisca. Una presenza certamente significativa è data dai Registri anagrafici a partire dal 1576 (i più antichi dell’Arcidiocesi di Gorizia), dai 130 libri cassa (chiamati urbari dal 1535 al 1831) che consentono di ricostruire tutta l’amministrazione della chiesa, dai registri delle tante confraternite (a partire dal 1689), ai poderosi libri delle cronache, senza tralasciare i migliaia di carteggi tra il XVII e il XX secolo che sono una testimonianza straordinaria della vita, non solo religiosa, di una comunità antica, complessa e multiforme come quella gradiscana.Basterebbero queste poche righe per comprendere l’importanza della serata di mercoledì 17 dicembre per la comunità parrocchiale di Gradisca. Un incontro che è stato fortemente desiderato e atteso per concludere degnamente un’opera intrapresa oltre cinque anni fa e che è costata fatica, impegno e determinazione ammirevole da parte degli archivisti Giada Piani e Vanni Feresin, che da oltre cinquanta scatoloni colmi di carte hanno saputo dare forma a un ordinatissimo archivio. Analogo e poderoso impegno è stato impiegato per reperire i locali idonei alla conservazione dell’archivio, per liberarli e renderli funzionali e soprattutto per l’acquisto degli armadi, che è stato reso possibile grazie al contributo della Fondazione Carigo e alla generosità di numerosi privati che hanno voluto contribuire in questo modo alla salvaguardia della “storia” di Gradisca.Con il riordino dell’archivio e la sua collocazione in opportuni locali, la storia di Gradisca è stata davvero “salvata” e si tratta di un’opera culturale di non poco conto. Chi si occupa di ricerche storiche sa bene quanto sia difficile ed impervia la ricerca in archivi trasandati e disordinati e il tesoro di un archivio gelosamente e funzionalmente conservato e dotato di uno strumento importantissimo come un inventario.Con la presentazione dell’archivio l’impegno verso il patrimonio della parrocchia non si conclude in quanto si spera di poter in seguito riordinare anche la biblioteca storica e soprattutto di poter restaurare un po’ alla volta i registri anagrafici e altri documenti che sentono di più l’usura del tempo.Nel frattempo siamo tutti invitati mercoledì 17 per immergerci nella storia di Gradisca, partendo dalle sue carte, testimonianze preziose che sono una fonte importantissima, se non l’unica, per ricostruire la memoria di una parrocchia importante e testimone di una grande storia.
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