Il giusto tributo ai “soldati dimenticati”

Venerdì 4 ottobre, alle ore 18,30, presso l’Auditorium di Ronchi dei Legionari a cura del Consorzio Culturale del Monfalconese verrà presentato il libro sui “soldati dimenticati” della prima guerra mondiale. In apertura parleranno il presidente del Consorzio e i due sindaci di Ronchi  (Livio Vecchiet) e Staranzano (Riccardo Marchesan).  Seguiranno quindi gli interventi di don Renzo Boscarol, del prof. Italo Santeusanio e quello dell’autore Giorgio Milocco anche a nome dell’Associazione “Alsa” di Cervignano. Il “Coro Gruppo Costumi Tradizionali BisiachI” (diretto da Caterina Biasiol) intervallerà la serata con canti militari degli Italiani d’Austria  recuperati dal proprio repertorio.Il libro porta l’eloquente titolo “I soldati “dimenticati” di Ronchi e Staranzano – (1914/1918)”  è frutto di una lunga ricerca storica.  Si è cercato così dopo un secolo di oblio di ricostruire le sorti di migliaia di persone che nella loro qualità di cittadini austriaci avevano combattuto per gli Asburgo. Grazie ai contributi erogati dall’Amministrazione Comunale di Ronchi e Staranzano (e Patrocinio) e di quella della Banca di Credito Cooperativo di Staranzano Villesse e di alcune ditte locali è stata possibile la sua realizzazione. In apertura ci sono gli interventi di don Renzo Boscarol, parroco di San Lorenzo a Ronchi e dei due sindaci delle due Comunità (Livio Vecchiet e Riccardo Marchesan).  All’interno non sono solo i richiamati ma anche gli internamenti registrati sia da parte italiana che quella austriaca (i malfidati). Vengono ricordati gli episodi che hanno come protagonisti i “Civil kuscher”, Porto Buso e viene proposto il diario del militare austro – ungarico Giuseppe Fumis (1891/1915), nato a Ronchi e successivamente trasferitosi in età giovanile a Staranzano. Il volume presenta un censimento che ha raggiunto quasi un migliaio di nominativi e i dati raccolti di chi aveva perso la vita: all’interno i lettori potranno trovare anche numerose illustrazioni frutto della ricerca sul territorio, nelle famiglie ronchesi e staranzanesi e appartenenti all’Archivio personale dell’autore.  Pagina dopo pagina vengono, così, affrontati così i fronti con la Serbia, e quelli con la Russia (Galizia) ma date le vicissitudini avute dai numerosi prigionieri del Litorale anche Nis (Serbia), Vladivostok (città russa portuale sul Pacifico), Tientsin (Cina) e Archangelsk (città portuale a nord nella Russia Europea).L’autore residente a Saciletto di Ruda ha alle spalle una lunga serie di pubblicazioni su questo filone storico e il prossimo anno raggiungerà i cinquantanni di appartenenza all’Albo dei Giornalisti Pubblicisti del Friuli Venezia Giulia