Quelle “contraddizioni”, quaranta anni dopo!
13 Dicembre 2019
A distanza di 40 anni esatti, torna- in una unica speciale rappresentazione straordinaria – il recital “Contraddizioni” che nel 1979 venne presentato dal Gruppo Giovanile Parrocchiale di Villesse.La data prescelta è domenica 15 dicembre, alle ore 18, sempre presso la Parrocchiale di San Rocco, appunto a Villesse. E sarà riproposto con i testi recitati e le canzoni di allora, senza alcuna attualizzazione e contestualizzazione.40 anni fa – partendo appunto da un titolo come Contraddizioni, con i testi recitatili e le canzoni – si era voluto mettere in evidenza la percezione, di allora, su come il contesto (si potrebbe dire la società) in cui quei giovani vivevano era colma di contraddizioni stridenti, di situazioni in cui tutto e il suo contrario erano continuamente legittimate, in cui esistevano, contemporaneamente il “tutto” ed il “niente.E lo stesso recital nasceva da una precisa situazione che gli stessi giovani, come Gruppo Parrocchiale, avevano vissuto quando le loro affermazioni o proclamazioni di fede e coerenza si erano improvvisamente sciolte in una calda sera di luglio mettendo appunto il evidenzia come le contraddizioni sono – o possono essere – di ognuno, in ogni momento e in ogni contesto.E con quei testi hanno voluto allora, e vogliono ancora adesso, esprimere la speranza, profonda, convinta, che queste contraddizioni potessero trovare una loro superamento e risoluzione solo nella dimensione della fede che mette al centro realmente l’altra persona, quale espressione del Dio in cui si proclamava di credere.Il ritrovare ancora aperte quelle contraddizioni, – dichiarano oggi quei giovani – sia pure in qualche modo modificate dai contesti culturali e sociali che sono cambiati, ci ha fatto tanto pensare e riflettere, quasi a chiederci se non fosse il caso di dire, in qualche modo, che queste “contraddizioni” e tutte le altre di cui ognuno quotidianiste è testimone, protagonista e vittima contemporaneamente, non fossero una sorta di patologia umana di cui prendere atto e, in qualche modo, rassegnarci ad esse. Possiamo invece dire, con ancora una dose di giovanile convinzione e sfrontatezza, che le risposte e le proposte che uscivano ed escono oggi, dai testi del recital ci trovano ancora consapevoli che la soluzione alle contraddizioni esistono e che è responsabilità di ogni persona realizzarle o meno.
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