Alla Filarmonica “Giuseppe Verdi” l’edizione 2019 del “Santo Stefano”

Questa la motivazione del premio S.Stefano, edizione 2019. “L’Amministrazione comunale, la Pro Loco e le Parrocchie di Ronchi dei Legionari conferiscono alla Società Filarmonica G.Verdi il Premio santo Stefano 2019”. E continua “I soci fondatori  – cittadini dell’Impero plurilingue da diversi secoli – non ebbero timore di intitolarla al maestro e compositore, proprio per sottolineare una identità riconosciuta e capace di stare insieme nella diversità. Proprio perchè l’arte musicale  è di tutti e per tutti, un invito alla gioia ed alla festa, una vera scuola  di cultura e di civiltà. In questo modo,  promovendo e praticando la musica, la Società ha insegnato ed insegna ad amare la vita, l’amicizia  e la fraternità,  onorando il nome di Ronchi.”La consegna ha avuto luogo a conlusione della celebrazione solenne della Messa patronale presieduta dal decano don Paolo Zuttion e concelebrata dai sacerdoti ronchesi. Il saluto e la lettura della motivaqzione del premio è avventa ad opera della signor Paola Conte-Pivec, vicesindaco, che ha salutato i presenti esprimendo a tutti i rinnovati auguri di buone feste.Nel corso della liturgia, accompagnata dal coro delle voci allegre dirette dalla maestra Furlan, il celebrante, commentando le letture bibliche, ha sottolineato che la festa del prtotomartire cristiano sia legata profondamente al Natale in quanto S.Stefano è il protptipo del cristiano che ha fatto propria la lezione del Figlio di Dio fatto uomo e che, per amore, dona la sua vita. Una risposta singolare ma non per chi crede e che fa propria la scelta degli ultimi e dei poveri, di chi sceglie, come Santo Stefano, di perdonare come condixzione per ritrovare la voglia di vivere e di sperare. Un messaggio, ha detto Zuttion, che costituisce una risposta ad un mondo spersolalizzato espersonalizzante che ha bisogno di esempi che possano riscattare le esistenze come premessa ad una nuova umanizzazione.La tradizionale festa popolare di S.Srefano ha avuto luogo nella omonima piazza e nelle strade, nelle case ed culminata con la tradizionale “cantada” che ha raccolto il culmimne della festa: sono stati eseguiti, dopo l’arrivo della banda, alcuni brani di musica popolare. Un’occasione di stare insieme che andrebbe preservata da qualche momento di eccesso.