Essere Chiesa è gioire per l’amore che ci è donato
15 Gennaio 2020
L’ avvento e il tempo di Natale a Lucinico sono stati quest’anno molto ricchi di iniziative con l’intento di preparaci insieme alla venuta di Gesù.Tutto è iniziato nel pomeriggio del 5 dicembre con l’arrivo di San Nicolò che, accompagnato da un cavallo che portava i doni, ha entusiasmato grandi e piccini.
Le riflessioni d’AvventoCi sono state poi le quattro ormai tradizionali serate di Avvento in cui l’appuntamento era presso i presepi allestiti sui quattro pozzi per un momento di riflessione, preghiera e festa insieme agli amici delle altre parrocchie dell’Unità pastorale. In quest’Avvento abbiamo cercato di domandarci e capire che cosa significa essere Chiesa, una Chiesa viva, raccogliendoci attorno al simbolo della luce, che illumina il mistero della nostra vita e riscalda il nostro cuore. Attraverso brani della Parola, storie di Bruno Ferrero e le riflessioni di don Moris abbiamo capito che essere Chiesa è imparare a cambiare, a migliorare, per accogliere Gesù; è gioire per l’amore che Gesù ci dona, è aprirsi alla misericordia e al perdono; è avere un cuore accogliente, capace di fiducia in Dio e disponibile ai fratelli e alle sorelle che ci chiedono gesti concreti di amore; è essere attenti per aprire gli occhi e imparare a cogliere intorno a noi la novità di Dio che ci viene incontro.Sabato 14 si è tenuto il concerto di Natale “Note di Solidarietà” con la partecipazione della Coral di Lucinis, del “Coro Aesontium” di San Pier d’Isonzo e dell’Orchestra della Scuola di Musica di Farra in collaborazione con l’A.V.S.I.Domenica 15 alla S.Messa delle 9.30 il vicario parrocchiale padre Vasile ha benedetto le tessere dell’Azione Cattolica che per il primo anno vede unite le parrocchie dell’Unità Pastorale e le statue di Gesù Bambino che poi ognuno ha portato nel presepe di casa. Il 2 gennaio in Ciasa Pre Pieri si è svolto il laboratorio in preparazione alla benedizione dell’acqua a cui hanno partecipato con entusiasmo 40 bambini dell’Unità Pastorale: il parroco ha illustrato il significato della Festa dell’Epifania e dei suoi simboli e poi ciascun bambino ha preparato un sacchettino con il sale e decorato una bottiglietta per l’acqua che poi ha portato alla benedizione della vigilia dell’Epifania.Da ricordare anche la visita dei bambini del gruppo 5-7 anni alla Casa di Riposo Culot, il pranzo degli “oversessanta”, la Messa di ricordo per i 10 anni dalla scomparsa di don Piani, le Messe di ringraziamento per le coppie che nel 2019 hanno festeggiato un importante anniversario di matrimonio e per i genitori dei bambini battezzati nel corso dell’anno scorso in tutta l’unità pastorale, la visita ad alcune rassegne di presepi nel vicino Veneto e il Fugaron in Baita alpina del 6 gennaio.Domenica 12, infine, si è svolta la tradizionale Festa del Natale del Fanciullo presso il teatro parrocchiale che ha concluso il periodo delle feste di Natale.I bambini e ragazzi dei gruppi di catechismo hanno presentato “Natale in prima pagina”, una proposta allegra e piena d’imprevisti ma con un messaggio da ricordare: il Natale sta perdendo il suo significato originario e tutti dobbiamo cercare di recuperarlo. La recita è stata seguita da un momento di preghiera guidato da don Moris che ha poi impartito la benedizione ai numerosissimi bambini presenti.
Le premiazioni del corcorsoSono stati premiati prima di tutti i presepi della nuova categoria “presepio vivente”: quello realizzato dalle Coccinelle e quello dei fratellini Bartussi Caterina, Francesco e Letizia. Premiato anche l’asilo Boemo. Riconoscimento per la partecipazione ad Aurora Barletta, Federico e Giulia Brandolin, Chiara, Anna, Gabriele e Maria Teresa Grasso, Marco La Vena e Masha Serrao. Nella categoria Bambini/ragazzi terzo posto per Emma Sandrigo, per la cura e per la particolarità dei dettagli, compresa la “statua in movimento”, ossia il gatto domestico; secondo per Angela e Silvia Pierattoni per l’originale realizzazione dei personaggi e dei diversi elementi compositivi; primo per Emanuele Badalì per un presepe realizzato interamente dal bambino con diverse tecniche pittoriche e plastiche.Per i presepi con tecniche innovative primo posto a Giacomo Estrelli per il presepe realizzato con la tecnica del quilling; seguono Giulia e Mattia Glessi con il presepe di pan di zenzero e Stella Medeot con il presepe in palline di polistirolo e lana.Nei presepi tradizionali podio composto da Sibilla e Lorenzo Piccini per la grandezza dell’opera e per la cura dei dettagli; Andrea Zongar per l’armonia della composizione e per l’utilizzo delle statue ereditate dal nonno; Gaia Simeoni per l’ordine delle diverse parti e per i consueti elementi con cui si realizza un presepe. Menzione anche per Michela e Cristina Bressan che hanno realizzato il presepe sulle macerie della casa in ristrutturazione per indicare la rinascita dalle macerie alle vita nuova; Sofia e Giacomo De Piero che hanno posto Gesù in mezzo alle case per dire che Lui è presente anche nei luoghi della quotidianità; Benedetta Famos il cui presepe si pone in continuità con il pavimento della casa attraverso una strada in salita per indicare che tutti possono accedere a Gesù. Premio fedeltà a Gennarino Adinolfi, Laura Bartussi e Silvana Zoff perché partecipano al concorso con costanza e passione da molti anni. Riconoscimento speciale per il Gruppo Danzerini che ha allestito in chiesa un presepe di pigotte e a Gaetano Vidoz per il presepe aperto al pubblico realizzato nella sua casa, che dona lustro al paese.
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