Female Traveler
Le chiamano Female Traveler (letteralmente “viaggiatrici femmine”) perché si sa che lo slang inglese è più contemporaneo ma in sostanza sono le donne che negli ultimi anni hanno avuto l’iniziativa di viaggiare da sole i cui numeri, negli ultimi anni, si sono letteralmente triplicati. Con alle spalle le motivazioni più disparate (dall’assenza di un partner […]
22 Agosto 2024
Le chiamano Female Traveler (letteralmente “viaggiatrici femmine”) perché si sa che lo slang inglese è più contemporaneo ma in sostanza sono le donne che negli ultimi anni hanno avuto l’iniziativa di viaggiare da sole i cui numeri, negli ultimi anni, si sono letteralmente triplicati.
Con alle spalle le motivazioni più disparate (dall’assenza di un partner o dall’inadeguatezza o indisponibilità di quest’ultimo o del proprio giro di amicizie) se non proprio alla ricerca di una nuova esperienza, sono tutte accomunate dall’enorme curiosità associata alla mancanza di paura di affrontare situazioni da sole.
O meglio: vera solitudine vi sarebbe ove la meta fosse una grotta da eremita mentre invece le Female Traveler scelgono solitamente destinazioni affollate dove più che solitudine sarebbe corretto parlare di andare in vacanza senza nessuno che già si conosce ma cercando nuove amicizie strette da un hobby, un piacere, un desiderio.
Di loro già si interessano le statistiche turistiche per allinearsi con pacchetti ad hoc: Hostelwoorld (noto sito di viaggi) nel 2024 ha stimato che le Female Traveler siano aumentate dell’88% rispetto al quadriennio precedente e anche il celeberrimo Booking.com ne aveva anticipato gli esiti già nel 2019 stimando che almeno un terzo della platea dei viaggiatori si sarebbe interessato ad un un viaggio in solitaria (36% delle donne rispetto al 32% degli uomini).
Rispetto al turismo maschile, la peculiarità femminile è poi che le donne badano maggiormente alla propria sicurezza, scelgono viaggi organizzati, tour operator noti, evitano destinazioni pericolose per la propria incolumità.
Insomma: fanno scelte possibili e ponderate.
Ma vi è anche un altro aspetto da non sottovalutare: viaggiare da sole è espressione della propria emancipazione mentale ed economica. È segno inconfondibile del prendersi cura di sé stesse anche oltre la solita cerchia di amicizie e familiare.
“Le donne che viaggiano sole sono triplicate, in Italia, negli ultimi dieci anni” dice Iaia Pedemonte (Altraeconomia 2021) “già dopo il Covid sono state le prime a uscire: c’è stato un boom di camminatrici e di cicliste, queste ultime aumentate del 33% e sono anche triplicati, in tutto il mondo, i siti e i blog dedicati ai viaggi per donne”.
Non è solo lo sport che attrae, anche gli hobby (musica, danza, subacquea…) la natura, la cura degli animali, la cultura, il volontariato e, perché no, da ultimo anche divertimento e relax.
“Fatte le ferie dei miei figli, ora mi faccio le mie” così una mamma su un sito Internet a queste vacanze dedicate.
Un piccolo grande segno del mondo turistico che cambia grazie all’intraprendenza femminile.
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