“Il miracolo è come un fiorire di mani, un moltiplicarsi di mani aperte”
Sono veramente numerosissime ogni anno le persone che scelgono di sostenere la Caritas diocesana di Gorizia nel suo operato, concretizzato tanto in azioni sul territorio diocesano, quanto in progetti all’estero. Un “esercito silenzioso” quello dei donatori, ma grazie al quale è possibile mettere in atto risposte concrete alle necessità di tante persone che, ogni anno, […]
8 Febbraio 2024
Sono veramente numerosissime ogni anno le persone che scelgono di sostenere la Caritas diocesana di Gorizia nel suo operato, concretizzato tanto in azioni sul territorio diocesano, quanto in progetti all’estero.
Un “esercito silenzioso” quello dei donatori, ma grazie al quale è possibile mettere in atto risposte concrete alle necessità di tante persone che, ogni anno, si rivolgono ai Centri di Ascolto parrocchiali e diocesano, in cerca innanzitutto di comprensione ma anche di essere indirizzati e guidati nell’attraversare un momento di smarrimento e difficoltà. Grazie alle loro donazioni, tanti benefattori diventano compartecipi del percorso di aiuto e sostegno alle persone, prendendosi a cuore in maniera consapevole di coloro che sono più fragili e stanno cercando ascolto e supporto.
“Tengo a ringraziare ancora una volta tutti coloro che, anno dopo anno, mese dopo mese, vengono incontro all’operato di Caritas diocesana attraverso una donazione – ha commentato il direttore, diacono Renato Nucera -; sono importanti non solo perché consentono di prestare aiuto a coloro che ne fanno richiesta, ma anche perché rappresentano la presa di coscienza, il rendersi parte attiva come comunità di fronte ad un problema più o meno emergenziale di una parte dei loro concittadini”.
I progetti per il 2024
Nel corso di quest’annualità da poco avviata, sarà possibile sostenere i seguenti progetti messi in atto da Caritas diocesana tanto sul territorio locale quanto all’estero:
– Sostegno ai profughi di guerra ucraini: da quasi due anni il Paese è scosso da un conflitto che ha causato morte e profughi. Molte famiglie sono ospitate sul territorio da Caritas diocesana, presso il Dormitorio “Faidutti” di Gorizia e, attraverso l’operato della Cooperativa Murice, in appartamenti messi a disposizione da parrocchie e cittadini. Con una donazione è possibile sostenere queste famiglie nel loro percorso di permanenza in Italia.
– Poveri sul territorio: un aiuto al sostegno, tramite la rete dei Centri di Ascolto presenti sul territorio diocesano, delle famiglie o dei singoli in difficoltà, aiutandoli, ad esempio, a sostenere i costi di un affitto, di un’utenza…
– Empori della Solidarietà: un sostegno alla Rete dei negozi solidali diocesani (presenti a Gorizia, Monfalcone, Gradisca d’Isonzo e Cervignano del Friuli), che garantiscono a famiglie in difficoltà la possibilità di avere alimenti anche freschi, vari, sani in maniera gratuita. In questo percorso sono anche aiutati dai volontari presenti nei singoli Empori per imparare a gestire al meglio la propria spesa, evitando sprechi e scegliendo gli alimenti più indispensabili per una dieta varia e bilanciata.
– Emporio dell’Infanzia: un vero e proprio “negozio” dove le famiglie in difficoltà che hanno all’interno del loro nucleo bambini da 2 a 13 anni possono trovare indumenti, zainetti, giacche e giubbotti (e anche qualche giochino) per i loro figli, in maniera totalmente gratuita.
– Progetto Carcere: una progettualità che mira ad offrire a persone in pena alternativa o a termine, un percorso di reinserimento sociale e lavorativo, anche attraverso percorsi di formazione professionale.
– Famiglie in salita: un aiuto all’apposito Fondo che sostiene economicamente e nell’inserimento lavorativo persone che hanno perso da tempo il proprio lavoro.
– Dormitori: l’emergenza abitativa è una realtà anche sul territorio diocesano; è possibile scegliere di sostenere le strutture (Dormitorio “Vescovini” a Monfalcone e il servizio per l’Emergenza Freddo in Casa San Francesco a Gorizia) che offrono accoglienza notturna a chi si trova in queste città ma sarebbe costretto, per svariati motivi, a trascorrere la notte all’addiaccio.
– Cooperazione internazionale: la Caritas diocesana di Gorizia da tempo sostiene dei progetti di cooperazione internazionale insieme a Caritas Bolzano, perché condividendo ed unendo le forze si può fare di più. In questo modo la Caritas riesce a sostenere economicamente il progetto “Spalla a spalla”, che si occupa della scolarizzazione e socializzazione dei bambini rom in Macedonia.
Chi fosse interessato a sostenere uno dei progetti elencati, può farlo tramite bonifico bancario intestato a Arcidiocesi di Gorizia – Carità diocesana di Gorizia Onlus, Cassa Rurale FVG filiale di San Rocco Gorizia, EU IBAN IT5 o086 2212 4010 0400 0323 364 Come causale è sufficiente inserire il nome del progetto in evidenza.
È possibile anche effettuare un versamento tramite conto corrente postale: cc postale n. 10289494 intestato ad Arcidiocesi di Gorizia – Carità diocesana di Gorizia Onlus. Come causale è sempre sufficiente inserire il nome del progetto in evidenza.
Le donazioni continuative
In molti scelgono di sostenere i progetti di Caritas diocesana in modo continuativo, con una donazione fissa mensile. “La generosità di queste persone ci permette di programmare al meglio i nostri interventi, sapendo di poter contare su un flusso di entrate definito e ci aiuta a sviluppare progetti a lungo termine in grado di contrastare più efficacemente la povertà”, ha spiegato il diacono Nucera. Per effettuare una donazione continuativa con bonifico bancario è possibile scegliere se donare a un progetto specifico o “fidarsi” di Caritas mettendo la propria offerta a disposizione dei progetti più urgenti e necessari che saranno selezionati dall’équipe in base alle necessità contingenti.
Basterà recarsi presso la filiale del proprio istituto bancario e disporre un bonifico continuativo, decidendo l’importo da devolvere mensilmente ad Arcidiocesi di Gorizia – Carità diocesana di Gorizia Onlus, Cassa Rurale FVG filiale di San Rocco Gorizia, EU IBAN IT15 o086 2212 4010 0400 0323 364
Causale: Donazione continuativa Progetti Caritas, oppure riportare una delle donazioni a scelta tra:
– donazione continuativa mensile per pagamento bollette luce e gas: i fondi raccolti serviranno a sostenere le famiglie in difficoltà che si rivolgono ai Centri di Ascolto a causa degli aumenti dei costi delle utenze.
– donazione continuativa mensile agli “Empori della Solidarietà”.
– donazione continuativa al “Fondo famiglie in salita”.
(Tali versamenti godono delle detrazioni e deduzioni previste dalla legislazione (art. 15, comma 1, lettera i-bis del D.P.R. 917/1986 e art. 100, comma 2, lettera h del D.P.R. 917/1986). Si ricorda che per beneficiare delle detrazioni fiscali e deduzioni previste dalla normativa si può richiedere una dichiarazione nell’anno successivo alla donazione scrivendo ad amministrazione@caritasgorizia.it e comunicando il proprio codice fiscale.
Destinare il 5xmille
È possibile destinare il 5xmille Irpef alla Caritas diocesana di Gorizia, per sostenere i numerosi progetti di solidarietà attivi in favore dei più poveri, nonché degli interventi che si renderanno necessari in caso di emergenze in Diocesi.
Nei diversi modelli di dichiarazione (Cud, 730, Unico) è necessario firmare nel riquadro “sostegno del volontariato, delle organizzazioni non lucrative di utilità sociale, delle associazioni di promozione sociale, delle associazioni e fondazioni”; indicare quindi il codice fiscale di Caritas diocesana di Gorizia: 91003490314
Per maggiori informazioni è possibile contattare l’ufficio amministrativo al numero 0481 525188 int. 5, dalle ore 9 alle 13, o scrivere un’email ad amministrazione@caritasgorizia.it.
“A volte sembra di essere soltanto una goccia nel mare – ha concluso il diacono Renato – ma se ci si pensa, sono tante gocce a formare un oceano. Ecco, queste secondo me sono le donazioni: l’aiuto di tanti, di persone che pensano con il cuore, che vanno a costruire, tutte insieme, qualcosa di veramente grande.
Come dice il teologo Ermes Ronchi ’Il miracolo è come un fiorire di mani, un moltiplicarsi di mani aperte, più che di pane, un passare del pane di mano in mano: dai discepoli a Gesù, da lui ai discepoli, dai discepoli alla folla. La solidarietà è pane.
Allora apri le tue mani. Qualunque pane tu possa donare, non trattenerlo, apri il pugno chiuso. Imita il germoglio che si schiude, il seme che si apre, la nuvola che sparge il suo contenuto. Il primo miracolo da chiedere è di accorgersi che l’altro esiste, e poi la compassione per lui, e poi la solidarietà: fare del bene senza secondi fini, solo perché uno ha fame’”.
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