“Non stancatevi di andare controcorrente!”

“Non stancatevi di andare controcorrente in un mondo che, in nome del benessere e dell’efficienza a tutti i costi, emargina e scarta. Vi incoraggio nel vostro prezioso servizio, e lo faccio riferendomi ai simboli che avete posto nel logo dell’anniversario: il bastone e i sandali, segni del pellegrino e la Vergine. Un invito a custodire […]

27 Febbraio 2024

“Non stancatevi di andare controcorrente in un mondo che, in nome del benessere e dell’efficienza a tutti i costi, emargina e scarta. Vi incoraggio nel vostro prezioso servizio, e lo faccio riferendomi ai simboli che avete posto nel logo dell’anniversario: il bastone e i sandali, segni del pellegrino e la Vergine. Un invito a custodire lo spirito del pellegrinaggio, animato dal Vangelo, e a tenere lo sguardo su Maria.”… “L’esperienza del pellegrinaggio ha in sé i valori dell’accoglienza, dell’ospitalità, della solidarietà…” (papa Francesco agli Unitalsiani).

La mattina del 14 dicembre 2023, papa Francesco accoglieva i pellegrini unitalsiani nella Sala Paolo VI in Vaticano. Si celebravano, così, in modo solenne, i primi 120 anni dalla fondazione dell’Associazione ad opera del giovane Giovan Battista Tommasi. Nel suo breve, ma intenso discorso, il Santo Padre ha inteso incoraggiare la famiglia unitalsiana a rimanere fedele al suo specifico carisma sintetizzato nelle parole chiave “servizio” al malato in un contesto di accoglienza, ospitalità e solidarietà. Valori questi racchiusi in modo emblematico, egli dice, nell’esperienza del pellegrinaggio mariano.
L’unitalsiano – sia sorella, sia barelliere, sia sacerdote – non risponde ad un semplice, seppur apprezzato, filantropismo che resta, in un contesto di umanità condivisa, solamente orizzontale.
Nella azione filantropica, ripeto ancora lodevolissima, si concretizza un servizio all’uomo in quanto essere umano. La forza di tale azione di servizio è la consapevolezza dell’umanità condivisa da tutti gli esseri umani: in questa dimensione io – uomo – servendo l’uomo, servo – in definitiva – una copia di egual valore a me stesso. L’unitalsiano, lo ribadisce papa Francesco, viene “animato dal Vangelo” e dalla visione dell’uomo in esso contenuta. Nell’umanità condivisa da tutti gli esseri umani è incastonata la verità biblica che l’uomo è stato creato ad immagine e somiglianza di Dio, che esso – uomo – è stato redento dal Figlio ed ora viene santificato dallo Spirito Santo. Solo chi si riconosce in tale verità scopre che “servire” ha, in realtà, il sapore del divino, del trascendente, dell’azione divina della Trinità verso la creatura umana. La forza di tale azione la troviamo presente nelle parole della nostra preghiera: “Signore nel malato che sto per servire fa’ che io possa contemplare il mio Redentore Gesù Cristo”. Non serviamo, ci fa capire papa Francesco, solo per una umanità condivisa, ma per una ispirazione di fede, per una vocazione, per una speciale grazia di Dio.
Ecco che, vinti dal Vangelo, noi ci cingiamo il grembiule e serviamo con lo sguardo rivolto al volto di Maria, l’Immacolata. Proprio Lei che ha dato “volto umano” al Verbo di Dio, al Figlio; Verbo che si fece uomo in tutto simile a noi eccetto nel peccato.
Sguardo rivolto a Maria perché è Lei che, maternamente, ci conduce, poi, al cospetto del Figlio suo Gesù.
monsignor Arnaldo Greco, Assistente Sottosezione Unitalsi di Gorizia

 

La pagina dell’Unitalsi pubblicata su Voce Isontina del 24 febbraio è disponibile cliccando qui sotto

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