Tempo di incontro e formazione

L’inizio dell’anno pastorale 2024-25 vede la Caritas diocesana di Gorizia e le Caritas parrocchiali impegnate nella formazione per poter vivere con più entusiasmo l’anno che sta per cominciare. Decanato di Gorizia La sera di giovedì 12 settembre le Caritas parrocchiali del Decanato di Gorizia, dopo alcune riunioni già vissute nei mesi estivi, si sono incontrate […]

3 Ottobre 2024

L’inizio dell’anno pastorale 2024-25 vede la Caritas diocesana di Gorizia e le Caritas parrocchiali impegnate nella formazione per poter vivere con più entusiasmo l’anno che sta per cominciare.

Decanato di Gorizia
La sera di giovedì 12 settembre le Caritas parrocchiali del Decanato di Gorizia, dopo alcune riunioni già vissute nei mesi estivi, si sono incontrate presso la sede operativa della Caritas diocesana per poter condividere quali sono i punti di forza e di debolezza che riscontrano nel loro impegno quotidiano nell’animare e promuovere la testimonianza della Carità nelle diverse comunità cristiane del Decanato cittadino.
Al termine della riunione tutti i volontari presenti hanno concordato l’importanza di incontrarsi periodicamente. Questi appuntamenti che saranno programmati durante l’anno pastorale avranno due finalità: la prima è quella di migliorare il coordinamento tra Caritas parrocchiali, per meglio testimoniare la Carità verso le persone più fragili che bussano alle porte dei Centri di Ascolto presenti a Gorizia. La seconda, riflettere sulle difficoltà che i volontari riscontrano nel loro impegno di animazione e testimonianza della Carità.

Cormons, verso l’apertura dell’Emporio
Giovedì 26 settembre, nel Centro Pastorale monsignor Trevisan di Cormons (il Ric), si è tenuto un incontro tra coloro che hanno dato la disponibilità ad impegnarsi come volontari dell’Emporio della Solidarietà che sarà inaugurato a breve e la Caritas diocesana.
All’inizio dell’incontro è stato evidenziato lo stile dell’agire della Caritas. Si è ricordato il mandato che la Caritas ha ricevuto dalla Chiesa è cioè quello di animare e sensibilizzare la comunità a crescere nella testimonianza della Carità, ma anche la centralità della persona al di là delle sue fragilità e l’impegno ad accompagnarla verso il superamento dei bisogni che l’hanno portata a non essere autonoma e quindi la sua liberazione dalla povertà e della fragilità.
Successivamente con l’aiuto di Adriano Tropea, Coordinatore degli Empori della Solidarietà della Caritas diocesana per conto de La Ginestra aps, e Valentino Sannito, che svolgerà sempre per conto de La Ginestra aps il ruolo di referente dell’Emporio della Solidarietà di Cormons, si sono illustrate le modalità operative di gestione dell’Emporio e i diversi ruoli che saranno svolti dai volontari.
A fine serata molti presenti hanno confermato la disponibilità ad impegnarsi come volontari presso l’Emporio cormonese.


Scambio reciproco di esperienze

Nonostante l’operatività continuativa anche durante i mesi estivi, i volontari della Caritas dell’Unità Pastorale “Bassa Friulana” hanno voluto dare inizio al nuovo Anno pastorale con un momento dedicato all’accoglienza dei nuovi arrivati, alla formazione e allo scambio reciproco di esperienze, consolidando così il senso di comunità e la condivisione dei valori caritativi.
La riflessione sul Vangelo domenicale – preceduta da una preghiera a cura di un volontario – ha introdotto l’incontro. Successivamente, è stata presentata la finalità primaria della Caritas parrocchiale: sensibilizzare la comunità cristiana e il territorio circostante alla situazione di disagio e promuovere azioni concrete di solidarietà, le cosiddette “opere segno”.
Il sussidio offerto dalla Caritas diocesana di Gorizia ha permesso ai presenti di comprendere meglio il loro ruolo all’interno di una rete più ampia di volontari, operanti su tutto il territorio diocesano.
Fortemente impegnato nelle attività operative, il gruppo di Cervignano del Friuli ha riconsiderato l’importanza di una comunicazione più efficace con i fedeli, attraverso una rendicontazione periodica delle raccolte alimentari mensili, svolte la prima domenica del mese, e di tutte le altre iniziative messe in atto.
Sono oltre una ventina le persone che si mettono a disposizione nei quattro filoni di attività: il Centro di ascolto, l’Emporio della Solidarietà, la raccolta viveri nei supermercati e la distribuzione di vestiario e suppellettili per la casa.
Attiva da oltre 50 anni, la Caritas parrocchiale di Cervignano del Friuli si è molto sviluppata, specie negli ultimi anni, anche con l’apertura dell’Emporio della Solidarietà, realizzato assieme all’Arcidiocesi di Gorizia, al Comune, Credifriuli e grazie ai tanti esercizi commerciali e privati che donano gli alimenti, poi distribuiti alle oltre 160 famiglie seguite.

Livio Nonis


L’attenzione agli anziani

Venerdì 27 settembre nel Ricreatorio monsignor Foschian della Parrocchia di san Giuseppe in Monfalcone è iniziato il percorso di formazione per i volontari delle Caritas parrocchiali del decanato di Monfalcone, Ronchi e Duino che sono impegnati nella prossimità verso gli anziani fragili, che fa riferimento al progetto “Si.Fa.Rete” finanziato dalla Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia a cui hanno aderito alcuni Ambiti Territoriali, tra cui l’Ambito Carso Isonzo Adriatico. Il progetto vede come partner le ACLI Friuli Venezia Giulia, le quattro Caritas diocesane del Friuli Venezia Giulia, l’associazione di promozione sociale Aulòs e l’Associazione de Banfield odv.. Il primo incontro è stato condotto dalla dottoressa Cristina Pitassi, assistente sociale e responsabile del Centro di Ascolto diocesano di Udine, e dalla dottoressa Silvia Cotula, responsabile della promozione della Caritas parrocchiali dell’Arcidiocesi di Udine. Durante l’incontro grazie anche a un dialogo con i partecipanti si è approfondito il tema dell’ascolto e della relazione di aiuto sottolineando le attenzioni e lo stile che il volontario Caritas deve sempre aver presente per mettere al centro la persona. L’ascolto e la relazione di aiuto devono essere finalizzati a far sì che venga riconosciuta la sua dignità e promossa la sua partecipazione comunitaria, quello che con un termine inglese si chiama ’empowerment’. Il successivo incontro, in programma per venerdì 4 ottobre nella stanza “dei tre scalini” della Parrocchia di Staranzano (e non nella Sala del Bianco della Biblioteca Comunale in quanto chiusa per ristrutturazione), vedrà l’intervento della dottoressa Sabrina Fontana, dirigente dell’Ambito Isonzo Carso Adriatico, che illustrerà il sistema dei servizi sociali e sanitari a sostegno degli anziani fragili. L’ultimo incontro di venerdì 25 ottobre, in cui si approfondirà lo stile della Caritas verso gli anziani fragili e i loro familiari, si terrà sempre nella stanza “dei tre scalini” della Parrocchia di Staranzano.